L'espressione "intelligenza artificiale" negli ultimi tre anni (in particolare, dal lancio di ChatGPT) ha dominato il dibattito sulle nuove tecnologie ed è entrata con prepotenza nella vita dei cittadini e delle imprese. È stato anche un ottimo volano per l'economia, con crescite importanti negli indici di borsa delle aziende legate alla tecnologia dell'intelligenza artificiale.
Dalla creazione di contenuti alla gestione del servizio clienti, dalla produttività alla medicina, l'intelligenza artificiale ha rivoluzionato il mondo del lavoro e il modo in cui le imprese cercano di aumentare la propria produttività. In questo articolo ti mostreremo 12 strumenti di intelligenza artificiale che hanno avuto grande successo sul mercato e cercheremo di spiegarti perché possono esserti utili.
La parola "intelligenza artificiale" viene usata per la prima volta nel 1956 dallo studioso John McCarthy nell'ambito di un ciclo di conferenze da lui organizzato a Dartmouth intitolato "Dartmouth Summer Research Project on Artificial Intelligence". Tuttavia, già nel 1950 lo scienziato Alan Turing aveva pubblicato nella rivista Mind un saggio dal titolo "Computing Machinery and Intelligence" in cui proponeva un test, conosciuto successivamente come "Test di Turing" che si proponeva di stabilire se una macchina fosse in grado di imitare l'intelligenza umana.
Da allora, la ricerca sull'intelligenza artificiale ha conosciuto alterne vicende ed entusiasmi e una significativa accelerazione negli ultimi anni. Il lancio nel 2022 al grande pubblico dell'app ChatGPT ha avuto un ruolo significativo a livello di percezione dell'opinione pubblica e, anche se applicazioni di intelligenza artificiale erano già utilizzate precedentemente, da quel momento è cresciuto progressivamente l'interesse anche nel mondo del business e della produzione, in particolare per la sua capacità di aumentare la produttività, automatizzare attività di routine, semplificare i flussi di lavoro e creare contenuti per il marketing.
Quando è iniziata negli anni '50 la ricerca sull'intelligenza artificiale, uno degli obiettivi ricercati era che potesse creare contenuti. Si definiscono oggi IA generative quelle che si propongono di creare, a seguito di una domanda/prompt da parte di un essere umano, contenuti di testo, video, immagini, audio.
Un ruolo importante nel successo di questo tipo di tecnologia lo hanno avuto machine learning e deep learning, vale a dire forme di addestramento delle macchine che avvengono tramite l'inserimento di enormi dataset da cui i software recuperano informazioni e riescono autonomamente ad avere un apprendimento simile a quello degli esseri umani.
Un altro ruolo importante per lo sviluppo delle IA generative è stato anche quello legato alle reti neurali artificiali, addestrate attraverso il deep learning, che imitano la struttura del cervello umano e sono in grado di comprendere il linguaggio naturale.
Quello della creazione di contenuti di testo è sicuramente uno degli usi dell'intelligenza artificiale più diffusi. Ecco alcune app che possono essere utilizzate a questo scopo.
ChatGPT è stato lanciato a novembre 2022 e in pochissimo tempo ha raggiunto decine di milioni di utenti in tutto il mondo. Nasce su un modello di base denominato GPT (la cui ultima versione è GPT-4) e ha la caratteristica di poter rispondere a domande degli utenti e di creare contenuti a sua richiesta. In ambito aziendale, dunque, ChatGPT ha la caratteristica di essere utilizzata sia per ricerche e per approfondimenti che per la creazione di contenuti aziendali, come quelli attinenti alle campagne di marketing.
Dopo il lancio di ChatGPT, anche la nota compagnia big tech Google ha deciso di lanciare sul mercato una sua IA generativa di contenuti di testo. Inizialmente denominata Bard, l'attuale Gemini non funziona in modo molto differente di ChatGPT. Il suo principale pregio è probabilmente essere inserita nell'ecosistema Google e dunque di poter essere usata, in prospettiva, anche in associazione con altri prodotti popolari come Gmail, Docs e Workspace. Nella sua ultima versione, Gemini ha introdotto la multimodalità, vale a dire la capacità di operare non solo con testi, ma anche con immagini, audio e video.
Grok è l'app di intelligenza artificiale sviluppata dalla stessa azienda produttrice di X, il social così rinominato da Elon Musk dopo l'acquisizione di Twitter. E a ben vedere, il punto forte di Grok e che lo rende differente da altre app generative simili è proprio l'accesso a tutti i dati del social X, che gli consentono di dare risposte aggiornate su moltissimi argomenti. L'app ha anche la possibilità di fare uno scan su molti motori di ricerca e dunque la sua "cifra" sembra legata proprio a un aggiornamento continuo, al contrario di altre app come il chatbot ChatGPT che attingono a informazioni che si fermano a una data specifica.
Giunta da pochissimo sul mercato, l'app di produzione cinese ha in qualche modo destabilizzato il mercato delle app generative occidentali, grazie a una nuova tecnologia che le ha consentito di ridurre i costi di sviluppo a pochi milioni di dollari e di fare a meno dei chip NVIDIA, causando a gennaio 2025 un crollo delle quotazioni dell'azienda statunitense. DeepSeek è stata considerata un'app molto promettente anche dagli esperti occidentali, anche se il CEO di OpenAI ha affermato di ritenere che per il successo delle IA nel lungo termine sia necessaria una maggiore potenza di calcolo. Può essere utilizzata per la scrittura di contenuti, per la ricerca o per la risoluzione di problemi.
I software che abbiamo esaminato per ora hanno caratteristiche che rendono l'uso dell'intelligenza artificiale adatto sia all'ambito privato che a quello aziendale e, come nel caso di ChatGPT, dispongono anche di soluzioni business, ma vogliamo anche presentarti sistemi più calibrati per la produttività delle imprese.
CoPilot è un assistente virtuale integrato nella piattaforma all-in-one per le aziende di Bitrix24 e la sua forza è proprio essere inserito in un ecosistema più ampio. Infatti, Bitrix24 è un potente strumento di produttività, gestione delle relazioni con i clienti e dei progetti e comunicazione aziendale, all'interno del quale CoPilot fornisce un'assistenza sempre contestualizzata. Tra le altre cose, CoPilot è in grado di proporre o generare contenuti per le campagne di marketing, costituendo dunque un importante ausilio per il team di creativi. Sempre con la stessa piattaforma sarà poi possibile immettere i contenuti generati direttamente nei canali social media e nel sito web dell'azienda.
Bitrix24 CoPilot migliora la produttività aziendale, supportando CRM, progetti e marketing, e permette di generare contenuti per campagne, integrandosi con social media e siti web aziendali.
Provalo oraAnche se il nome può disorientare, si chiama proprio così "tl;dv" e si tratta di un'applicazione di intelligenza artificiale che non si propone di assolvere a molti compiti e operazioni ma solo a una e di farlo bene. Infatti, questo software può essere utilizzato per prendere automaticamente appunti durante i meeting aziendali e di farlo in modo smart grazie alla tecnologia dell'intelligenza artificiale. Accanto a una versione gratuita ne propone anche una a pagamento con funzioni più avanzate.
Altre app particolarmente utili sia per usi privati che professionali sono quelle che hanno lo scopo di generare immagini e video. Ecco quali di questi strumenti utilizzano l'intelligenza artificiale.
Dall-E è sviluppata da OpenAI, la stessa azienda creatrice di ChatGPT e la sua funzione è generare immagini a partire da un input testuale. In altre parole, chi la utilizza deve descrivere in forma di testo l'immagine di cui ha bisogno e Dall-E si preoccuperà di generarla a partire da quella descrizione. Oltre all'uso per divertimento, può essere usata anche per immagini da utilizzare per scopi professionali, con l'avvertenza che la qualità spesso non è paragonabile a quella delle creazioni di grafici "umani" professionisti e che grafiche di cattiva qualità o troppo riconoscibili come generate da una macchina potrebbero creare danni alla reputazione di un brand.
Midjourney ha funzionalità analoghe a quelle di Dall-E, ma viene considerato maggiormente performante per quanto riguarda la generazione di immagini di grafica concettuale, più che per la creazioni di volti o oggetti realistici per i quali viene spesso preferita l'app di OpenAI.
Synthesia è una delle più popolari app per la creazione di video con l'intelligenza artificiale. È possibile usarla anche per scopi generali, ma è particolarmente apprezzabile il focus sulla creazione di video nel settore aziendale, come quelli relativi alle campagne di marketing o ai tutorial per i clienti relativi a un determinato prodotto o servizio.
Runway ha finalità analoghe a quelle di Synthesia e il suo punto di forza è l'estrema semplicità del processo tramite cui può essere utilizzata. In modo simile a quanto avviene per IA generative di testi e immagini, infatti, è sufficiente inserire un prompt con la descrizione testuale del video che si vuole creare, perché venga creato automaticamente dalla applicazione.
Tra le tante finalità delle app basate sull'intelligenza artificiale, una di particolare interesse per le aziende riguarda l'ottimizzazione dei contenuti in ottica SEO. SEO, come è noto, è un acronimo per "search engine optimization" e la finalità di questa attività è che i propri testi siano il più possibile apprezzati dagli algoritmi dei motori di ricerca.
Frase è una piattaforma basata sull'intelligenza artificiale il cui scopo è generare contenuti (ad esempio per articoli e pagine web) ottimizzati in ottica SEO. Allo stesso modo, può aiutarti a ottimizzare degli articoli che hai già creato proponendoti correzioni perché siano maggiormente compatibili con i motori di ricerca.
Anche Surfer SEO, come Frase, si basa sull'intelligenza artificiale ma si concentra non sulla generazione di contenuti nuovi ma solo sull'ottimizzazione di quelli già esistenti.
Il 13 giugno 2024 l'Unione Europea ha ufficialmente approvato l'Artificial Intelligence Act, normativa che si propone di disciplinare in maniera organica il settore dell'intelligenza artificiale. La normativa interviene principalmente sui sistemi considerati "ad alto rischio", vale a dire quelli ritenuti suscettibili di mettere in pericolo i diritti fondamentali dei cittadini, come i sistemi di identificazione biometrica, quelli riguardanti le infrastrutture critiche e la valutazione di studenti e lavoratori.
L'AI Act è tuttavia intervenuto con norme relative anche all'intelligenza artificiale generativa, vale a dire a molte delle app di cui abbiamo discusso in questo articolo. Per le società che le producono, ha previsto specifici obblighi di documentazione dei modelli di sistema, compresa una sintesi dei contenuti utilizzati per l'addestramento. Inoltre, per i sistemi di IA più grandi, come ChatGPT e Gemini, sono previsti test preventivi atti a provarne la cybersicurezza e a minimizzare il rischio di errori.
Scegliere il giusto strumento di intelligenza artificiale per la propria azienda è un'operazione che non va presa a cuor leggero, visti l'importanza e il significato che oggi tali software rivestono per efficienza, produttività e compiti di automazione all'interno di un'impresa. Il rischio di acquistare un software troppo generico o di doverne comprare troppi è alto e va scongiurato con decisioni oculate.
Un'ottima scelta in questo senso può essere costituita dalla suite omnicomprensiva Bitrix24. Infatti, la piattaforma contiene al suo interno molteplici strumenti che utilizzano l'intelligenza artificiale. Abbiamo già citato l'assistente virtuale IA CoPilot, ma tramite l'IA all'interno di Bitrix24 si possono anche automatizzare le proprie campagne di marketing e l'invio di newsletter, in un ecosistema che si interfaccia con un potente CRM, strumenti di collaborazione interni al team e gestione di progetti, e anche la possibilità di trascrivere grazie all'IA le telefonate e le videochiamate con i clienti.
Bitrix24 CoPilot migliora la produttività aziendale, supportando CRM, progetti e marketing, e permette di generare contenuti per campagne, integrandosi con social media e siti web aziendali.
Provalo oraIl crescente utilizzo dell'intelligenza artificiale, se da un lato è un potenziale strumento di grande crescita per la produttività delle aziende, dall'altro pone anche sfide etiche rispetto all'opportunità che siano davvero al servizio dell'uomo e non possano invece danneggiarlo, ad esempio abbassando i livelli occupazionali, violando il diritto d'autore o producendo output discriminatori.
Per il futuro, una delle prospettive che appare più esaltante e foriera di novità anche per l'applicazione aziendale dell'intelligenza artificiale è quella legata allo sviluppo della cosiddetta "intelligenza artificiale forte". Con essa si definiscono gli sforzi tecnologici che mirano a creare sistemi di intelligenza artificiale che siano il più possibile vicino all'intelligenza umana, capaci dunque di fare ragionamenti molto complessi e persino conversazioni filosofiche.
Si tratta di uno sviluppo futuro che potrebbe rendere ancora più potente l'intelligenza artificiale, anche con l'introduzione di IA robot vicini a quelli visti nei film di fantascienza, e che costituisce una possibile grande opportunità che presenterà anche, inevitabilmente, rischi da mitigare.
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