Il termine quiet quitting (o abbandono silenzioso) fa riferimento a un fenomeno che ultimamente ha fatto parlare di sé in maniera approfondita. Si utilizza per descrivere l’atteggiamento di quei dipendenti che lavorano solo il minimo indispensabile richiesto, senza impegnarsi più del necessario. Si dimostrano quindi meno coinvolti negli incarichi quotidiani, oltre che meno inclini a partecipare a nuovi progetti o a dare il loro contributo alle attività aziendali proposte.
I leader che desiderano condurre la compagnia lungo un percorso di crescita e successo dovrebbero impegnarsi a riconoscere i primi segnali del quiet quitting, per affrontare e superare correttamente questa problematica. Scopri subito 8 strategie di ritenzione del tuo personale, che ti aiuteranno a riconnetterti con i dipendenti più disimpegnati e a rafforzare una cultura aziendale basata sulla motivazione.
Con Bitrix24 stai sempre in contatto con i tuoi dipendenti e puoi richiedere il loro feedback, per valutare il benessere del team e apportare miglioramenti dove necessario.
Provalo oraIl quiet quitting non implica l’abbandono del posto di lavoro nel suo senso stretto. I dipendenti mantengono infatti il proprio ruolo all’interno dell’azienda, ma scelgono di disimpegnarsi anche mentalmente, riducendo nettamente il loro contributo. Si tratta di un comportamento non facile da identificare, anche perché i membri del team portano comunque a termine gli incarichi assegnati rispettando le aspettative, ma senza mai superarle.
Un comportamento simile è mosso da cause che vanno al di là della semplice mancanza di abilità o della pigrizia. L’abbandono silenzioso può derivare da aspettative non soddisfatte, dal burnout dei dipendenti, oppure da un desiderio di maggior equilibrio tra vita privata e lavorativa. In alcuni casi, può essere scatenato anche da una percezione di disallineamento tra gli incarichi affidati ai professionisti e gli obiettivi organizzativi. I lavoratori sentono di non avere più uno scopo e, di conseguenza, la loro motivazione e produttività calano, fino a danneggiare quelle dell'intero team.
La mancanza di coinvolgimento e impegno del personale, a lungo andare, può rallentare la gestione dei progetti e lo svolgimento dei compiti, peggiorando la collaborazione tra colleghi e incidendo negativamente sulla responsabilizzazione e la cultura aziendale nel suo insieme. Il disimpegno conduce quindi a un abbassamento generale degli sforzi lavorativi, producendo risultati finali insoddisfacenti e di scarsa qualità.
Per contrastare efficacemente il quiet quitting e i suoi effetti, puoi tenere d’occhio i primi segnali della sua comparsa e agire di conseguenza. Tra i più comuni rientrano:
La riduzione dello spirito di iniziativa e della proattività. I dipendenti tendono a non offrirsi più spontaneamente per svolgere incarichi, oltre a non proporre più nuove idee e approcci
La mancanza di coinvolgimento e partecipazione durante le riunioni e gli eventi di gruppo
Lo scarso desiderio di collaborazione, che spesso si traduce nella rinuncia a partecipare a riunioni opzionali del team e a progetti di gruppo e, in generale, in un atteggiamento disinteressato e distaccato
Un calo sostanziale nella qualità del lavoro presentato
La tendenza a rispondere al feedback ricevuto dai propri superiori in maniera sbrigativa o persino a ignorarlo, rifiutando qualunque suggerimento per migliorare.
Mettere in atto tempestivamente delle misure di contrasto impedirà al disimpegno silenzioso di compromettere sia il lavoro del team che quello dell’intera azienda.
Il quiet quitting rappresenta un pericolo concreto per le imprese. Per eliminarlo alla radice, è quindi imprescindibile indirizzarlo correttamente. Oltre a valorizzare i tuoi dipendenti, dovresti dimostrare quanto il loro contributo sia fondamentale al successo della compagnia. Se si sentiranno parte di essa, infatti, saranno motivati a dare il massimo per vederla crescere e prosperare.
Applicare al più presto delle strategie precise contro il disimpegno dei dipendenti ti aiuterà a porre le basi per un ambiente aziendale positivo, caratterizzato da stabilità, impegno e benessere generale. Prendi spunto dai consigli illustrati in seguito per perfezionare il tuo approccio.
Il quiet quitting può essere efficacemente anticipato e fronteggiato ricorrendo a una comunicazione aperta e consistente. I check-in regolari tramite sondaggio forniscono informazioni preziose sulla soddisfazione dei dipendenti e il morale della squadra, permettendo di identificare eventuali segnali preoccupanti prima che possano degenerare.
Organizza riunioni faccia a faccia a cadenza regolare, durante le quali potrai ascoltare i tuoi dipendenti intervenendo solo quando necessario. L’idea di uno spazio sicuro in cui condividere problemi e opinioni li farà sentire a loro agio e ti aiuterà a comprendere meglio il loro coinvolgimento. Durante questi incontri avrai la possibilità di focalizzarti su ciò che i membri del team pensano riguardo alle sfide affrontate, al carico di lavoro assegnato e alle prospettive di carriera e potrai mostrare quanto valuti il loro impegno verso l’azienda.
Puoi anche automatizzare le riunioni ricorrenti con l’aiuto dei calendari condivisi. In questo modo le renderai parte integrante della cultura aziendale e non solamente uno sforzo isolato.
La richiesta di flessibilità sul posto di lavoro è aumentata considerevolmente nel corso degli anni. Sempre più professionisti desiderano infatti conciliare adeguatamente la loro vita professionale con quella privata. Per giungere a una maggiore fidelizzazione dei dipendenti dovresti quindi aprirti alle nuove forme di lavoro, ibrido e da remoto, che contribuiscono a ridurre il burnout.
Permetti ai tuoi dipendenti di regolare luoghi e orari di lavoro in base alle loro necessità. Così facendo, contribuirai a una notevole riduzione dello stress, una delle principali cause del quiet quitting. Offrire opzioni di lavoro flessibili non solo accresce la soddisfazione degli impiegati, ma può anche attirare nuovi talenti verso la compagnia, arricchendo il tuo personale di professionisti di valore.
Se i membri del team percepiscono i loro sforzi come poco apprezzati e non riconosciuti, tenderanno progressivamente a disimpegnarsi. In questo senso, organizzare programmi di riconoscimento mirati aumenta il morale e la motivazione dei lavoratori, rinforzando il valore del contributo di ognuno.
I riconoscimenti, per risultare davvero efficaci, dovrebbero essere costanti e mossi dalla sincerità. Struttura un sistema di ricompense concrete, con classifiche dei migliori dipendenti, badge di merito o menzioni sulla newsletter aziendale. Si tratta di un’ottima tecnica per premiare sia i successi individuali che quelli dell’intero team.
Monitorare le prestazioni con gli strumenti di analisi della produttività ti aiuterà a individuare prontamente sia i picchi di eccellenza nel lavoro che eventuali cambiamenti nell’impegno riguardo il carico assegnato. Tramite l’analisi di parametri come il tasso di completamento degli incarichi o il tempo speso su ciascuna milestone, potrai comprendere immediatamente quali dipendenti stanno rischiando l’abbandono silenzioso e lavorare per evitarlo.
La mancanza di possibilità concrete di crescita professionale può incidere pesantemente sul morale della forza lavoro, condizionando negativamente la motivazione e le prestazioni. Offrire percorsi di sviluppo ben direzionati e programmi di tutoraggio e di aggiornamento è però in grado di invertire questa tendenza, rendendo i tuoi impiegati più soddisfatti e coinvolti.
Tenere in considerazione la crescita professionale dei dipendenti li incoraggerà a impegnarsi maggiormente nel loro lavoro. Puoi anche utilizzare tool di apprendimento e sviluppo avanzati per creare piani personalizzati e monitorare i progressi ottenuti dal tuo personale. Gli strumenti più moderni presentano inoltre funzionalità di gestione delle prestazioni native, che consentono ai leader di allineare gli obiettivi individuali con quelli della compagnia.
L’incertezza sul posto di lavoro si accompagna spesso a un abbassamento del coinvolgimento. I dipendenti insicuri riguardo alle aspettative sugli incarichi che dovranno svolgere, sul loro ruolo o sulle responsabilità a loro affidate risultano più stressati e nervosi rispetto ai loro colleghi. Questo malessere generale, a lungo andare, può risultare in un calo di interesse e produttività sul posto di lavoro.
Puoi risolvere il problema adottando una gestione trasparente, per comunicare chiaramente obiettivi aziendali, dipartimentali e personali. Incoraggia la comunicazione bidirezionale continua e le domande dirette per ridurre il rischio di incomprensioni. Assicurati che tutti siano al corrente delle aspettative sul loro lavoro, dei criteri con cui esso verrà valutato e del modo in cui influirà sui risultati aziendali. Mantieni il personale informato sulle modifiche alle politiche aziendali o ai vari procedimenti. Infine, agisci come un autentico leader, accettando il feedback ricevuto e risolvendo prontamente dubbi e difficoltà, per offrire assistenza sia ai singoli che all’intero team.
I programmi di riconoscimento, come già accennato, possono minimizzare il rischio di quiet quitting. Per affrontarlo nel contesto della salute dei dipendenti, è anche importante creare un ambiente di lavoro positivo e disteso, che tenga in conto sia la loro salute mentale che quella fisica.
Il disimpegno silenzioso ha meno possibilità di presentarsi nelle compagnie in cui le necessità della forza lavoro vengono privilegiate, insieme al rispetto e al sostegno reciproco. Stabilisci programmi per la salvaguardia della salute mentale e per promuovere l’attività fisica, dando la possibilità agli impiegati di accedere a sedute psicologiche e a spazi di meditazione, oppure organizzando attività sportive in ufficio. È anche consigliabile offrire benefici tangibili, sotto forma di un’iscrizione in palestra.
Consolida anche il morale e la relazione tra i membri della squadra con attività di team building ed eventi di integrazione. In questa maniera i professionisti potranno conoscersi meglio, entrare in contatto con i leader e imparare a collaborare. Di conseguenza, si impegneranno maggiormente nei loro incarichi, per non deludere i colleghi.
Rendere il feedback una parte imprescindibile delle dinamiche aziendali ti aiuterà a prevenire il quiet quitting, offrendo risultati a lungo termine. Questa pratica di scambiare interazioni di feedback dovrebbe diventare un’attività costante. Solo in questo modo i dipendenti potranno farsi un’idea chiara di come migliorare le loro prestazioni, potenziando lo sviluppo professionale.
I leader dovrebbero agire come delle guide, spingendo i membri del team a fare tesoro di ogni lezione appresa e a non aver paura degli errori. Da parte loro, i dipendenti dovrebbero sentirsi pronti a fare osservazioni e a fornire suggerimenti di ogni tipo. Il legame tra i dipendenti e l’azienda potrà rafforzarsi, mentre la demotivazione, che spesso causa l’abbandono silenzioso, diminuirà sensibilmente.
Affidarsi all’abilità dei dipendenti e alla loro capacità di prendere decisioni in autonomia rappresenta un punto di forza vincente contro il quiet quitting. Fidati del giudizio di ognuno e dai loro la possibilità di gestire direttamente il lavoro assegnato, per dimostrare pienamente la loro professionalità.
Ciò non implica ovviamente il ricorso alla microgestione, che può scatenare situazioni di disconnessione emotiva e insicurezza. Affidare maggiori responsabilità ai dipendenti promuove il rispetto reciproco e contribuisce a farli sentire valorizzati e apprezzati. Il personale avrà la possibilità di dare il meglio di sé per non deludere le aspettative e dimostrare di meritare la fiducia, tenendo così alla larga il disimpegno silenzioso.
Il quiet quitting e i suoi effetti negativi possono creare gravi problemi alle aziende, influenzandone negativamente lo sviluppo. Dovresti quindi agire proattivamente già dalla comparsa dei primi segnali del fenomeno, adottando strategie che rafforzino la fedeltà degli impiegati e il loro benessere. Crea una cultura aziendale positiva riconoscendo l’impegno dei dipendenti, offrendo opportunità di crescita e facendo attenzione alla loro salute, sia fisica che mentale. In questo modo, concorrerai a un sostanziale aumento della loro gratificazione.
Per contrastare l’abbandono silenzioso potresti aver bisogno di strumenti all’avanguardia, come Bitrix24. Il suo gestore degli incarichi e dei progetti permette di monitorare il carico di lavoro assegnato a ciascun dipendente, così da evitare sovraccarichi nella sua distribuzione. Potrai automatizzare gli incarichi più quotidiani e ripetitivi, riassegnare i compiti e organizzare riunioni faccia a faccia con i tuoi dipendenti, a distanza e senza limiti di tempo. Mantieniti sempre in contatto con il tuo personale impiegando la live chat e richiedi il loro feedback tramite i sondaggi sulla soddisfazione, che ti aiuteranno a valutare il benessere del team e ad apportare miglioramenti dove necessario.
Puoi approfittare di queste funzionalità avanzate anche con il piano gratuito di Bitrix24: iscriviti subito e migliora la tua gestione aziendale con pochi clic!
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Provalo oraIl quiet quitting è un fenomeno per il quale i dipendenti limitano il loro impegno quotidiano al minimo, rispettando le responsabilità lavorative ma senza lavorare più del necessario. Tale comportamento può verificarsi a causa di:
Mancanza di riconoscimento
Burnout e stress lavorativo
Demotivazione
Ricerca di un equilibrio più salutare tra vita lavorativa e privata.
Il quiet quitting influisce negativamente sulla produttività riducendo l’iniziativa, la collaborazione e l’innovazione. I membri del team disimpegnati tendono a svolgere i progetti in ritardo, eseguono un lavoro di qualità inferiore e si oppongono al feedback ricevuto, condizionando negativamente le prestazioni dell’intera squadra. A lungo andare, tale comportamento può danneggiare il morale, creare diseguaglianze nei carichi di lavoro e diminuire lo slancio di cui le aziende necessitano per prosperare.
Per ridurre il disimpegno dei dipendenti è necessario adottare strategie mirate, come:
Potenziare la comunicazione e mantenersi in contatto con i professionisti tramite check-in regolari
Fornire opzioni di lavoro flessibili, che permettono di conciliare lavoro e vita privata
Sviluppare programmi di riconoscimento
Offrire opportunità di crescita e sviluppo professionale
Massimizzare la trasparenza della gestione aziendale, per evitare malintesi
Porre il focus sulla salute fisica e mentale
Incoraggiare il feedback positivo
Permettere ai dipendenti di prendere decisioni in autonomia.
I manager possono identificare il quiet quitting osservando segnali come la riduzione dell'iniziativa, la scarsa partecipazione alle attività di gruppo e un calo nella qualità del lavoro. Per prevenirlo, è fondamentale instaurare una comunicazione aperta, offrire opportunità di crescita, promuovere la trasparenza e implementare programmi di benessere per i dipendenti.
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