Il concetto di leadership trasformazionale o trasformativa è diventato sempre più importante negli ultimi anni andando a costituire uno degli obiettivi cardini del moderno management. La sua efficacia attiene anche alla possibilità che ha una leadership di questo tipo di essere resiliente al cambiamento e possa dunque guidare la propria azienda anche durante trasformazioni rilevanti dei mercati di riferimento.
I punti di vista che sostengono l'importanza della leadership trasformazionale sostengono come questo tipo di approccio possa ottenere importanti risultati concentrandosi anche sulla motivazione e sull'empowerment del personale.
Fu James MacGregor Burns a introdurre per primo questo concetto nel 1978. Parlò per la prima volta dell'argomento nel suo libro intitolato Leadership che si concentrava su idee come il focus sul lavoro, una visione condivisa con tutto il team di lavoro, l'esempio personale che i leader trasformativi devono dare ai loro seguaci e collaboratori.
In questo senso, il leader ha anche il ruolo di ispiratore e motivatore delle persone che lavorano insieme a lui, con l'obiettivo di raggiungere insieme obiettivi comuni.
Come si è accennato, quello della leadership trasformazionale è un approccio che mette in primo piano la creazione di un ambiente innovativo e disposto al cambiamento, oltre a focalizzarsi sulla collaborazione tra il leader e il suo team di lavoro per il raggiungimento di scopi comuni.
Una comunicazione efficace è dunque alla base di questo tipo di leadership e, quando viene applicata in ambito aziendale, richiede anche i giusti strumenti di collaborazione con i lavoratori, sia che siano presenti in ufficio o stiano lavorando in smart working da remoto.
L'uso di un software all-in-one focalizzato sulla collaborazione interna al team come Bitrix24 può consentire di avere a disposizione una serie di strumenti per la collaborazione con e tra i dipendenti come feed, sondaggi interni al team, gestione comune di progetti, chat e videoconferenze. All'interno di Bitrix24 è possibile trovare, tra i tanti tool, anche un CRM avanzato e CoPilot, un assistente virtuale guidato dall'intelligenza artificiale.
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I leader trasformazionali devono avere una visione (si usa spesso in ambito aziendale il termine inglese vision) della propria azienda che possa individuarne e sfruttarne al massimo il potenziale. Tale visione deve essere poi trasmessa dal leader al suo gruppo di lavoro, ma in generale anche alle altre persone, in modo trasparente e chiaro.
Tali presupposti devono essere trasmessi con una comunicazione efficace, essenziale perché tutto il gruppo aziendale remi nella stessa direzione e persegua gli identici obiettivi. Dunque, il rapporto tra il leader trasformazionale e il proprio team deve essere chiaro e trasparente in ogni momento della collaborazione. Ci si aspetta dal leader trasformazionale la capacità di trasmettere ai lavoratori della propria organizzazione la passione per gli obiettivi da raggiungere.
Anche la motivazione è un elemento fondamentale nella leadership trasformazionale. Il leader deve avere la capacità di motivare le persone a lavorare per raggiungere gli obiettivi comuni aziendali. In questo senso più che l'obbligo a contare è la forza di persuasione, infondere nel proprio team fiducia nei progetti con cui si sta lavorando e in generale la condivisione della visione aziendale scelta dal leader.
Le aziende con un manager trasformativo risultano più efficienti e produttive proprio perché i dipendenti sono motivati non tramite l'imposizione, ma perché essi stessi comprendono e sono fatti partecipi della visione e dei progetti aziendali da portare avanti.
La gestione del cambiamento è un aspetto importante nell'economia moderna, nella quale la situazione generale o quella del proprio mercato di riferimento potrebbe conoscere un cambiamento repentino. Le aziende con maggiore capacità di adattamento ricevono vantaggi competitivi rispetto a chi non riesce a stare al passo con i cambiamenti, anche tecnologici.
Una leadership trasformazionale deve essere in grado di adattarsi al cambiamento e se possibile di anticipare i tempi favorendo trasformazione e adattamento della propria organizzazione. Il leader deve avere la possibilità di infondere tale spirito incline al cambiamento all'intera azienda e al proprio gruppo di lavoro.
L'aspetto della comunicazione è un altro punto chiave di un modello aziendale basato sulla leadership trasformazionale. La comunicazione con il proprio gruppo deve essere trasparente e diretta. Se l'obiettivo è la condivisione della visione aziendale, deve essere chiara in ogni momento del rapporto di lavoro. Anche le decisioni che riguardano il gruppo di lavoro devono essere comunicate a ogni collaboratore interessato in modo chiaro e trasparente.
Allo stesso modo, con le dovute differenze rispetto alla comunicazione interna, la visione del brand dovrà essere chiara anche alla platea di consumatori. Alcune aziende come Apple hanno fatto della visione del brand un insieme di valori percepiti e condivisi anche dalla comunità di utilizzatori dei prodotti dell'azienda americana. In ogni caso, l'immagine di un brand è di solito rafforzata da una comunicazione esterna efficace.
Il concetto di empowerment è conosciuto da tempo sia dalle organizzazioni maggiormente al passo coi tempi, che nell'ambito dell'autorealizzazione degli individui. Realizzarsi nel lavoro è parte degli obiettivi di molti individui e questo potenziamento deve essere favorito e incoraggiato dalla leadership. Un dipendente che si sente realizzato nell'ambiente lavorativo sarà un lavoratore più motivato e più produttivo.
Una leadership trasformazionale dunque organizza spesso l'azienda in modo che sia un ambiente che favorisce lo sviluppo delle persone. I corsi di formazione che seguono le inclinazioni dei dipendenti sono un ulteriore modo per favorire l'empowerment e lo sviluppo della persona all'interno dell'ambiente lavorativo.
La fiducia è un elemento fondamentale per le aziende fondate su leader trasformazionali. È un valore alla base del rapporto tra leader e follower e non è qualcosa che possa essere imposto, ma che deve crearsi in modo naturale. La ricerca della fiducia da parte del leader è un processo che non ha un manuale di istruzioni, ma certamente presuppone un comportamento trasparente da parte del leader.
Anche il lavoratore, a sua volta, deve sentire di avere la fiducia della leadership aziendale. Un ambiente di lavoro basato sulla fiducia e stima tende a essere più efficace, efficiente, produttivo e a raggiungere più velocemente gli obiettivi che ci si sono prefissati.
La definizione del termine intelligenza emotiva nell'ambito di una leadership trasformazionale è legata all'idea che un leader debba avere la capacità di riconoscere, comprendere e saper gestire sia le proprie emozioni che quelle dei propri collaboratori. Tra le tipologie di qualità che ci si aspetta da un leader trasformazionale c'è quella di avere anche l'intelligenza emotiva.
Le differenze con altre tipologie di intelligenza risiedono nel fatto che l'intelligenza emotiva dovrebbe comportare tra le altre cose:
Capacità di creare relazioni significative
Ottima gestione di un problema o di un conflitto
Sviluppo dei talenti
Capacità di motivazione e coinvolgimento.
Si tratta di qualità che sottolineano la presenza nella leadership trasformazionale di una particolare empatia e attitudine alla gestione delle relazioni. Anche la capacità di controllo durante possibili conflitti e sapere come gestirli in modo non traumatico è una caratteristica importante per un manager che segue la teoria della leadership trasformazionale.
Una leadership basata sull'esempio personale può essere particolarmente efficace perché anche i collaboratori tenderanno spesso a cercare di emulare le caratteristiche del leader. Si deve trattare naturalmente di un esempio positivo per i subordinati.
Il termine resilienza è ormai da tempo molto utilizzato in ambito aziendale e non solo. La resilienza rappresenta la capacità di far fronte a una situazione difficile. Quando subentrano problemi, o un obiettivo sembra allontanarsi, il leader resiliente è capace di reagire e, nei casi migliori, di trasformare una crisi in un'opportunità.
Una leadership trasformazionale dovrebbe essere anche adattiva, vale a dire capace di adeguarsi ai cambiamenti e a una situazione di incertezza. In questi casi il leader deve essere capace di identificare in autonomia le sfide e le opportunità correlate, coinvolgere e motivare il proprio team, elaborare di concerto con il personale un piano d'azione. In questo momento, crisi e cambiamento possono diventare uno strumento di crescita aziendale.
A prescindere da crisi e cambiamento, i leader trasformazionali dovrebbero promuovere l'innovazione in azienda. Questo significa stare sempre al passo con novità, nuovi modelli e progressi tecnologici. Per rendere tutto il team protagonista dell'innovazione, il leader dovrebbe ascoltare anche le proposte che provengono dai propri collaboratori ed essere sempre aperto alla sperimentazione.
Anche stringere collaborazioni con l'esterno in maniera da poter usufruire anche del know how derivante da altre esperienze è solitamente parte dei principi di leadership.
Da quando nel 1978 si è iniziato a parlare di leadership trasformazionale, molti sono stati i manager che hanno cercato di ispirarsi a tali principi, con maggiore o minore successo. In ogni caso, il successo di grandi aziende sviluppatesi a partire da una leadership innovativa è davanti agli occhi di tutti e comprende le esperienze di aziende come Microsoft, Amazon, Meta e Apple.
In questo senso, la figura del fondatore di Apple Steve Jobs ha rappresentato sicuramente un esempio di eccellenza. Analizzando le ragioni del successo della sua visione aziendale, si può dire che Jobs ha riassunto in sé molte delle caratteristiche che in astratto in questo articolo abbiamo attribuito ai leader trasformazionali.
Il suo invito a essere "affamati e folli" è in qualche modo diventato il motto di riferimento per le aziende per le quali visione innovativa, attitudine al cambiamento, capacità di trasformare le sfide in opportunità sono alla base della propria mission. Si tratta dunque di uno dei maggiori esempi di successo della leadership trasformativa.
Le strategie per indirizzare il cambiamento aziendale prevedono innanzitutto la predisposizione di un piano di cambiamento, che già nella visione della leadership deve contenere gli step previsti. I leader condivideranno poi la strategia di cambiamento con il proprio team e allo stesso tempo faranno comprendere quale sia la visione che sta dietro a quell'idea di cambiamento. Cambiamento e innovazione, tuttavia, non dovrebbero mai prescindere da un'adeguata gestione del rischio d'impresa collegato ai mutamenti in atto.
Il leader trasformazionale che vuole innovare l'azienda si dovrà affidare anche a strumenti e tecnologie adatte agli obiettivi. L'uso di un software all-in-one come Bitrix24 può permettere di avere in un'unica piattaforma tutti gli strumenti necessari. Si avranno infatti a disposizione tool per la gestione dei progetti, strumenti avanzati per la comunicazione e la collaborazione col team aziendale, un CRM integrato, strumenti avanzati di marketing. Bitrix24 è anche potenziato dall'intelligenza artificiale, consentendo così di utilizzare le ultime innovazioni tecnologiche.
L'uso di un software all-in-one come Bitrix24 permette di avere in un'unica piattaforma tutti gli strumenti necessari. Si avranno infatti a disposizione strumenti avanzati per la comunicazione e la collaborazione col team aziendale, un CRM integrato, ma anche strumenti avanzati di marketing e IA.
Provalo oraLa leadership trasformativa sarà sempre più importante nel futuro del lavoro. Ci si aspetta anche per il futuro che lo sviluppo delle competenze di leadership preveda competenze che consentano di creare un ambiente di innovazione e di confrontarsi con la gestione del cambiamento, l'empowerment e la motivazione del proprio team.
I leader trasformazionali affronteranno però anche nuove sfide come quelle relative all'intelligenza artificiale e all'automazione. Questo progresso tecnologico offre moltissime opportunità ma deve essere gestito tenendo in considerazione le criticità, anche di tipo etico, le nuove normative compreso il recente Regolamento UE sull'intelligenza artificiale e la formazione dei propri collaboratori affinché siano in grado di gestire questa innovazione tecnologica.
Anche gli effetti delle crisi globali come quelle economiche o pandemiche potrebbero ripresentarsi di nuovo in futuro e un buon leader trasformazionale deve essere in grado di guidare l'azienda con spirito di adattamento e resilienza.
Non va nemmeno dimenticata la sfida dell'inclusività. Ci si troverà di fronte a una forza lavoro sempre più diversificata in termini di età, di genere e di background e compito dei leader sarà mantenere unità e spirito collaborativo anche nelle differenze. Infine, smart working e lavoro ibrido prenderanno probabilmente sempre più piede e anche in questo caso sarà necessario adattare le strategie di comunicazione e collaborazione al cambiamento già in atto.
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