Se le grandi aziende italiane utilizzano già da tempo l'intelligenza artificiale per le proprie strategie di business, le piccole aziende comprensibilmente sono arrivate un po' più tardi ma stanno recuperando a grandi passi il terreno perduto.
Sono molti ormai i settori dell'attività aziendale nei quali può essere utilizzata l'intelligenza artificiale e i prezzi di molti strumenti non sono proibitivi nemmeno per una piccola azienda. Dunque, anche per le piccole imprese l'intelligenza artificiale, se ben usata, può costituire un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
L'intelligenza artificiale ha conosciuto una rapida evoluzione negli ultimi anni e il 2024 sta confermando questo trend di grande crescita. L'intelligenza artificiale generativa è quella che ha probabilmente conosciuto il successo importante, o quantomeno il più visibile, grazie al successo di chatbot come ChatGPT e Gemini (ex Bard) e ai loro modelli di apprendimento. Non vanno tuttavia sottovalutati i progressi in altri settori.
Tra questi c'è quello dell'intelligenza artificiale quantistica, che è a uno stadio meno avanzato, ma che ha dimostrato di poter avere importanti applicazioni in ambiti come quello medico, della fisica e finanziario. L'intelligenza artificiale si sta dimostrando particolarmente utile anche nei processi di automazione intelligente per compiti ripetitivi e alienanti che possono essere così sottratti ai lavoratori umani per indirizzarli a impieghi più delicati.
Se oggi possiamo parlare di grandi progressi nel campo dell'intelligenza artificiale lo dobbiamo anche ai risultati avuti tramite i modelli di apprendimento. I modelli di apprendimento sono algoritmi che consentono alle macchine di imparare dai dati che vengono in esse immessi. Tale apprendimento può essere supervisionato o meno.
Nel primo caso, i dati vengono etichettati e dunque l'apprendimento è in qualche modo guidato. Nel secondo invece i dataset vengono immessi senza etichette e istruzioni e l'apprendimento è libero. Vale la pena citare in questo ambito anche il cosiddetto apprendimento per rinforzo, nel quale la macchina apprende dall'ambiente circostante con il quale interagisce. Lo sviluppo delle reti neurali ha poi consentito progressi significativi nel campo delle intelligenze artificiali che generano contenuti.
L'applicazione dell'intelligenza artificiale nei processi di business era un obiettivo dei ricercatori già da quando si è iniziato a parlare di essa negli anni '50, vale a dire dall'implementazione del noto test di Alan Turing che mirava a stabilire se una macchina può pensare come l'uomo.
Del resto, l'uso dell'intelligenza artificiale nei processi economici è anche ciò che può garantire maggiori finanziamenti a questa tecnologia favorendone dunque lo sviluppo. Le grandi aziende del settore tecnologico sono state le prime a utilizzare l'intelligenza artificiale con grandi vantaggi, ad esempio per consigliare agli utenti prodotti aumentando le conversioni (caso Amazon) o per elaborare algoritmi in grado di mostrare ai navigatori contenuti a loro appropriati (come nel caso di Meta nel campo dei social media).
Il 2024 potrebbe essere l'anno della definitiva consacrazione dell'uso dell'intelligenza artificiale anche da parte delle piccole imprese. Ecco di seguito alcuni trend tecnologici che già da oggi il settore delle PMI può utilizzare per trarre benefici nelle proprie strategie di business.
L'intelligenza artificiale ha giocato un ruolo fondamentale nell'implementazione di assistenti virtuali e chatbot. Essa consente la comprensione e l'utilizzazione di un linguaggio naturale, il più possibile vicino a quello dell'uomo, dando agli utenti un'esperienza realistica e soddisfacente.
Inoltre, i chatbot e gli assistenti virtuali grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale sono in grado di continuare l'apprendimento in tempo reale grazie all'interazione con gli utilizzatori.
Oggi, esistono sul mercato assistenti virtuali e chatbot che sono utilizzabili dalle piccole imprese nella quotidianità. Un esempio d'eccellenza in questo senso è CoPilot, un assistente virtuale integrato nella soluzione omnicomprensiva per le aziende Bitrix24.
CoPilot può assistere gli imprenditori che usano Bitrix24 in varie fasi della loro attività, come nel campo del CRM suggerendo nuove idee per vendita e marketing, nella creazione di contenuti per siti e store, nella pianificazione dei progetti e nella creazione degli incarichi. Vuoi provarlo gratuitamente?
L'intelligenza artificiale può essere utilizzata per le cosiddette vendite predittive, prevedendo cioè quali clienti siano più propensi ad acquistare determinati prodotti o servizi. Tramite processi di segmentazione predisposti dalle applicazioni di intelligenza artificiale, le aziende possono dunque concentrare i loro sforzi di marketing sui clienti che più probabilmente potrebbero acquistare, aumentando così le conversioni e massimizzando le spese delle loro campagne.
Uno dei problemi delle campagne di marketing è del resto l'efficienza delle stesse, vale a dire che i risultati siano ben bilanciati rispetto ai costi. A tutti probabilmente è capitato nelle proprie campagne di marketing di spendere troppo rispetto ai risultati ottenuti, e gli strumenti di IA per le vendite predittive possono costituire in questo senso uno strumento molto utile anche per le piccole aziende.
Come detto, la creazione di contenuti è probabilmente il settore in cui l'intelligenza artificiale ha fatto passi avanti più significativi negli ultimi anni. Tale progresso non attiene solo alla generazione di contenuti di testo come visto con ChatGPT grazie al natural language processing, ma anche di immagini e video.
Tali artificial intelligence generative possono essere utilissime per le aziende sia per la creazione di contenuti per i loro siti web, che come ausilio per campagne e contenuti di valore sui social media. Inoltre, esistono strumenti di intelligenza artificiale che possono essere utilizzati anche nelle campagne di e-mail marketing, consentendo complessivamente alle piccole aziende di creare i propri contenuti contenendo i costi.
Tuttavia, non bisogna lasciarsi prendere la mano e ricordare sempre che a oggi l'intelligenza artificiale può costituire un prezioso ausilio per la creazione di contenuti, ma che non è possibile trascurare l'apporto umano.
Anche nell'analisi dei dati oggi le piccole aziende possono beneficiare dei vantaggi dati dall'intelligenza artificiale. Le IA possono infatti analizzare grandi quantità di dati permettendo poi agli esseri umani di prendere decisioni migliori, compiendo un lavoro accurato e veloce.
Inoltre, l'analisi dei dati può essere utile anche nel marketing aziendale, favorendo la fidelizzazione dei propri clienti a cui si possono proporre contenuti in linea con le loro preferenze. Le applicazioni di intelligenza artificiale vengono già da tempo utilizzate dalle grandi imprese per segnalare inefficienze e migliorare la produttività. Anche in questo campo le stesse PMI possono beneficiare del progresso tecnologico.
Quello dei processi ripetitivi è sempre stato un settore critico per le aziende. Prima dell'avvento dell'intelligenza artificiale su larga scala, una serie di azioni banali e ripetitive dovevano essere compiute da umani che erano così distolti da compiti più strategici.
Oggi è possibile lasciare all'intelligenza artificiale il compito di occuparsi dei compiti più ripetitivi, in modo che gli uomini possano dedicarsi ad altri task aziendali. Il risultato finale, anche per le piccole imprese, può essere l'aumento complessivo della produttività e dell'efficienza.
Quello della sicurezza informatica è divenuto negli ultimi tempi un settore sempre più delicato per le imprese. Ogni anno vengono immesse in Rete minacce sempre più insidiose e la tutela della sicurezza potrebbe richiedere l'uso di risorse umane sproporzionate rispetto alle dimensioni aziendali, con ricadute pesanti sui costi.
Questo è dunque uno dei campi in cui le piccole aziende possono usare l'intelligenza artificiale con maggiori vantaggi. Esistono infatti applicazioni di IA in grado di individuare in tempo reale vulnerabilità e minacce, intervenendo in modo proattivo per bloccarle.
Anche se l'Italia non è stato il primo Paese a occuparsi di IA, sta ottenendo al momento ottimi risultati sia per quanto riguarda l'utilizzo di questa tecnologia, che nello stesso settore della ricerca sull'intelligenza artificiale. Complessivamente, il mercato italiano dell'intelligenza artificiale è in crescita, avendo raggiunto nel 2023 un valore di 1,9 miliardi di euro.
Anche se la crescita è al momento trainata da grandi aziende e pubblica amministrazione, anche le PMI stanno gradualmente aumentando il ricorso ad applicazioni di intelligenza artificiale. Anche nel settore della ricerca e dell'implementazione di nuovi sistemi di intelligenza artificiale le imprese italiane stanno dimostrando di poter essere competitive con gli altri Paesi occidentali.
Sono molte le startup italiane che hanno iniziato a occuparsi di intelligenza artificiale e in alcuni casi hanno dimostrato di poter essere competitive anche a livello internazionale. Quello dell'IA sarà sicuramente nei prossimi anni un settore fondamentale per tutte le economie mondiali ed è perciò particolarmente importante che l'Italia non si stia facendo trovare impreparata.
Vale la pena dunque citare alcune startup italiane che si stanno distinguendo in questo settore e le cui applicazioni potranno tornare utili anche alle piccole imprese.
Alba Robot è nata nel 2019 a Torino e il suo core business è la micromobilità urbana. Questa azienda italiana sta immettendo sul mercato flotte di veicoli a vita autonoma e conta anche sull'intelligenza artificiale per raggiungere i propri obiettivi d'impresa. Accanto all'intelligenza artificiale, anche la tecnologia Internet of Things e quella riguardante i sensori occupano un ruolo centrale nello sviluppo tecnologico.
I veicoli di Alba Robot possono già oggi essere utilizzati per il trasporto di persone, per la consegna di merci, per servizi di pulizia e manutenzione. Alba Robot presta particolare importanza anche all'ecosostenibilità: utilizzando solo veicoli elettrici dà infatti un impulso significativo all'obiettivo europeo e mondiale di riduzione delle emissioni.
Grazie alle reti neurali artificiali, quello che nel 1950 era solo il sogno di John McCarthy (colui che coniò per primo il termine artificial intelligence) e di altri visionari, sta diventando realtà soprattutto nel campo della generazione di contenuti. Se ChatGPT è stata l'applicazione che ha fatto conoscere tale tecnologia al grande pubblico e la stessa Google sta investendo molto nel settore con il progetto Gemini, anche le startup italiane hanno iniziato a muoversi.
Asc27, in particolare, è una piattaforma italiana che ha l'obiettivo di generare testi in tempo reale. Tale piattaforma può generare testi di diversa lunghezza tenendo conto delle indicazioni degli utenti, che possono impostare e personalizzare parametri come il tono di voce, il formato e la lunghezza. Questa piattaforma italiana promette di essere di grande utilità anche per le piccole imprese che desiderano generare contenuti originali.
Allelica è un'altra startup italiana che opera nel settore della ricerca medica e scientifica. Compito di Allelica è raccogliere dati dai DNA degli utenti e di analizzarli tramite l'intelligenza artificiale. Sono proprio gli algoritmi di intelligenza artificiale che tramite il machine learning permettono di restituire report contenenti informazioni importanti come il rischio genetico di malattie, la predisposizione a metabolizzare alimenti in modo differente rispetto alla media e in generale dando indicazioni su come il proprio patrimonio genetico può influire sulla salute generale, consentendo di intervenire in modo proattivo.
Screevo.ai è invece un assistente vocale, creato anch'esso da un'azienda italiana, che viene utilizzato per dare istruzioni e comandi a macchine e software. La piattaforma di Screevo permette dunque agli utenti di controllare con la propria voce macchine, applicazioni e software in modo intuitivo e con molte possibilità di personalizzazione.
I settori di applicazione della tecnologia offerta da Screevo.ai sono molti e spaziano dall'industria, alla logistica, alla sanità. Si tratta in ogni caso di una piattaforma che può essere utilizzata in ambito aziendale da qualsiasi impresa, di ogni dimensione.
Dal punto di vista delle piccole imprese, l'intelligenza artificiale ha sicuramente la possibilità di rivoluzionare e migliorare l'approccio al business aziendale. In un ambiente di lavoro, sono molti i settori in cui i sistemi di intelligenza artificiale possono aiutare le aziende.
In particolare le applicazioni di Intelligenza artificiale saranno sempre più importanti nei prossimi anni per la generazione di contenuti, come ausilio al marketing, nello svolgimento di attività ripetitive, nel servizio clienti, nello sviluppo di prodotti e servizi. Quella offerta dall'intelligenza artificiale sarà dunque una sfida importante per le piccole imprese, che se sapranno utilizzarla al meglio potranno anche resistere in modo più efficiente nel mercato.