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Tre cose importanti che la scienza ci ha insegnato sulla creatività

Federica Cavalli
16 Settembre 2019
Ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2019

Quello che pensiamo di sapere riguardo la creatività, in realtà potrebbe essere solamente d’ostacolo nella vita quotidiana.

 

Emisfero destro vs emisfero sinistro: la verità

 

Per molto tempo abbiamo fatto distinzione tra emisfero destro o sinistro del cervello per definire la personalità di una persona. Un modo carino per dimostrare che il primo rappresenta l’intelligenza riguardo le conoscenze e il secondo, il grado di creatività.

Nel nostro modello neurologico, l’emisfero sinistro è incentrato su decisioni e analisi, pensiero e azione, verità assolute e logica. Non ha nulla a che vedere con l’emisfero effervescente, visivo, espansivo o relazionale della creatività.

 

L'unico problema è che questo particolare modello non è preciso.

 

Infatti, la ricerca (articolo in inglese) mostra che il pensiero creativo non appartiene a nessun particolare lato o area del cervello, ma può coinvolgere più aree di entrambi gli emisferi. Dipende solo dal tipo di problema creativo che si deve risolvere.

 

Ciò significa che se ti sei sempre identificato come una persona logica, non ti devi più tirare indietro quando sorgono problemi di tipo creativo.

 

Vincoli temporali e stress incidono sulla creatività

 

Scadenze costanti, ritmi di lavoro pesanti, continue e-mail urgenti e un elenco infinito di cose da fare hanno un effetto negativo sulla creatività.

 

Gli studi (articolo in inglese) dimostrano che lavorare sotto pressione si traduce in elevati livelli d’ansia e in una riduzione dell'elaborazione creativa. Anche se tutti comprendiamo quell’ansia dovuta all’esperienza, potremmo non renderci conto di come questa possa ostacolare il nostro pensiero creativo.

 

In realtà tutti possiamo trovare idee e soluzioni in risposta a ciò che ci serve: è semplicemente una risposta di sopravvivenza. Quando pensiamo di essere creativi, ciò che stiamo effettivamente facendo è produrre risposte mediocri nella speranza di evitare il pericolo rappresentato da quella data di scadenza.

  

Non lavorare favorisce il lavoro creativo

 

Fare delle pause.

Fare un pisolino o una passeggiata.

Prendere un caffè al volo e fare una chiacchierata.

Tutte queste azioni apparentemente non sembrano avere a che fare con la creatività. Anzi, sembrerebbero addirittura l'opposto del lavoro. Invece esse producono nel cervello la dopamina, sostanza che porta a un aumento della creatività.

 

Secondo la recente ricerca nel campo delle neuroscienze (articolo in inglese), più dopamina abbiamo nel nostro cervello, più alta diventa la nostra spinta creativa. Quindi le attività che rilasciano dopamina, come guardare il cielo dalla finestra, fare un po’ di esercizio fisico o distrarsi con una piacevole pausa, possono aiutarci a migliorare il nostro lavoro creativo. Semplicemente non ce ne rendiamo conto fino a quando l'attività che produce dopamina non è finita e non ci immergiamo nuovamente nel lavoro, sentendoci stranamente rinfrescati e pieni di idee.

 

Come sfruttare la scienza nella nostra vita

 

In che modo la scienza può aiutare ad aumentare la tua creatività e quella del tuo team?

 

Ecco tre modi:

 

1. Non scartare i pensatori analitici perché persone "non creative".

 

Questo stereotipo, emisfero sinistro o emisfero destro, può indurre a dubitare delle proprie capacità creative o a eliminare il contributo creativo dei membri del team che non rientrano in un determinato profilo creativo. Sii aperto a input creativi da parte di chiunque, perché in realtà non esiste un determinato tipo di personalità quando si tratta di creatività.

 

2. Imposta scadenze flessibili per progetti e incarichi.

 

Una scadenza flessibile ti dà un buffer temporale, non solo utile in caso di emergenze ma estremamente efficace per la creatività. Anche quando ti comporti come se la tua scadenza fosse flessibile, il tuo cervello sa che è solo una copertura. Le scadenze meno rigide ti consentono di rilassarti e di essere più creativo.

 

3. Utilizza un timer per gestire orari di lavoro e pause.

 

La tecnica del Pomodoro, famoso metodo basato sull’uso del timer, consiste in sessioni di lavoro di 25 minuti seguite da brevi pause (5/10 minuti). Concentrati, lavora e poi fai una pausa. Ripeti quante volte necessario per una routine di giorni lavorativi che ti consenta di svolgere le tue attività fornendo al tuo cervello altrettanto tempo di riposo. Usa le tue pause con saggezza (pensa al relax e alla felicità, non a portare a termine un altro incarico o ad ascoltare persone che si lamentano) e potrai notare come queste sessioni di lavoro diventino più creative.

 

 

 

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