La leadership innovativa è un approccio alla guida di un'azienda che comporta attitudine a guidare e gestire il cambiamento, resilienza, capacità di cogliere anche nei momenti di crisi le opportunità fornite dall'innovazione digitale. In questo articolo esamineremo 8 modi in cui una leadership innovativa può gestire quello che in inglese viene definito change management, vale a dire la gestione del cambiamento.
Si definisce change management il modo in cui viene gestito il cambiamento da parte di un'azienda e della sua leadership. Il cambiamento può di volta in volta riguardare la struttura aziendale, i suoi valori, il suo ambiente, la tecnologia e l'innovazione digitale, i valori, la missione dell'azienda. Come detto, si usa in italiano l'espressione "gestione del cambiamento" per intendere questa fase delicata nella vita di un’organizzazione.
È bene sottolineare che un leader vincente e capace di gestire i mutamenti dovrebbe approcciarsi ai cambiamenti, anche a quelli legati a momenti di crisi, come a opportunità di crescita dell'azienda che sta guidando. Il concetto di "leadership innovativa" è legato proprio alla capacità di un manager di dare sempre la lettura corretta agli eventi e rimanere al passo con i tempi e, se possibile, anticiparli, al fine di consentire che la sua azienda sia competitiva nel mercato di riferimento.
Quali sono i modi e i percorsi con i quali un leader si dovrebbe approcciare al cambiamento? Ecco otto strumenti di leadership per la gestione del cambiamento.
"Abbracciare il cambiamento" potrebbe sembrare un'espressione retorica ma si deve ritenere che un manager, soprattutto in un'epoca in cui i mercati sono soggetti a mutamenti molto rapidi, debba evitare di cercare di resistere alle novità e al contrario farsene carico e cercare di sfruttarle per ottenere i maggiori vantaggi possibili alla propria azienda.
L'approccio di una leadership innovativa rispetto al cambiamento dovrebbe essere dunque il più possibile pro-attivo in modo che le novità possano rappresentare non un danno per l'azienda ma al contrario un'occasione di accrescere la competitività nel suo mercato di riferimento.
Una volta abbracciato e accettato, il cambiamento va gestito e anche in questo caso è cruciale il ruolo del leader. Egli dovrebbe in questa fase:
Creare una visione avvincente e coinvolgente. È compito del leader disegnare e illustrare la visione dell'evoluzione aziendale, in altri termini prefigurare come cambieranno l'azienda e i suoi processi produttivi, attraverso l'uso dell'esperienza e della creatività. Il suo punto di vista dovrebbe poi essere comunicato in modo efficace anche all'intero team aziendale.
Adattare la cultura aziendale al cambiamento. Ogni azienda ha una cultura e dei valori che dovrebbero essere flessibili e adattabili al cambiamento.
Costituire un esempio per il team. In una situazione di cambiamento, il leader dovrebbe essere un esempio e un punto di riferimento per tutti i lavoratori dell'azienda. Di fronte a un responsabile poco carismatico durante una fase di cambiamento, il team di lavoro potrebbe essere condizionato negativamente e non reagire nel modo giusto.
Predisporre gli strumenti per la gestione del cambiamento. Il cambiamento richiede sempre modifiche che possono riguardare la struttura aziendale, l'organizzazione del lavoro, gli strumenti tecnologici o altri aspetti della struttura dell'impresa. Tali strumenti andrebbero predisposti in modo tempestivo.
Il cambiamento comporta opportunità ma anche rischi e per questo vanno affrontati con una corretta pianificazione e gestione. Un leader dovrebbe essere consapevole sin dall'inizio dei rischi che un determinato cambiamento può apportare, in modo da predisporre gli strumenti per affrontarli. Durante una transizione, ad esempio, è possibile che non tutti i lavoratori reagiscano nel modo giusto o che sorgano dei conflitti interni al team di lavoro.
In altre parole, change management e risk management sono intrinsecamente legati tra loro e compito di una leadership innovativa è porre in essere tutti gli sforzi necessari per mitigare i secondi. Un cambiamento può portare grandi vantaggi a un'azienda ma, se non ben gestito, anche eventi che potrebbero danneggiarla in modo significativo.
Sul tema dell'innovazione digitale o digital transformation, l'associazione di imprese Assochange ha condotto un'interessante ricerca. Secondo quanto è emerso da un sondaggio effettuato presso le imprese, l’innovazione digitale è stata:
Avviata dal 65% delle imprese.
Considerata conclusa dal 30% di esse.
Ancora ferma per il 5% delle aziende intervistate.
Questi dati costituiscono un importante monito per tutte le imprese che decidono di avviare un processo di innovazione digitale. Si tratta di un cambiamento che può essere cruciale per lo sviluppo di un'azienda, ma che se non affrontato nel modo giusto può risolversi in una delusione o creare una situazione di stallo.
Alcune aziende commettono l'errore di acquistare software senza una reale pianificazione, magari rincorrendo i bisogni del momento. Questo approccio può comportare la moltiplicazione degli strumenti tecnologici, che spesso possono risultare anche non compatibili tra loro.
Per garantire un approccio efficiente all'innovazione tecnologica, è necessario individuare un software che metta a disposizione strumenti integrati tra loro che possano coprire la gran parte delle necessità aziendali e che siano costantemente aggiornati e al passo coi tempi. È il caso di Bitrix24, suite aziendale all-in-one che al suo interno contiene strumenti per la collaborazione interna al team e la gestione degli incarichi, un CRM integrato, strumenti avanzati per il marketing, un assistente virtuale e molto altro. La suite è potenziata dall'intelligenza artificiale e riceve aggiornamenti regolari e gratuiti.
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Provalo oraLa visione del futuro è un requisito per ogni leader, ma momenti di crisi e di cambiamento potrebbero appannarla. Da tempo viene sottolineata l'importanza dell'intelligenza emotiva per i leader, vale a dire la capacità di gestire le emozioni intorno a loro, elemento di particolare importanza durante un cambiamento.
Una corretta gestione delle emozioni (che può essere anche oggetto di "coaching") consentirà a un leader di mantenere la lucidità necessaria per prefigurare il futuro della sua azienda e ottenere i risultati migliori dalla fase di trasformazione e cambiamento. Prospettare le idee, le opzioni migliori e una pianificazione attenta degli step da percorrere durante la fase di cambiamento, sono elementi cruciali per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
La comunicazione interna è uno degli elementi fondamentali durante la gestione del cambiamento. Il proprio team di lavoro sarà il fattore più importante per il change management e per questo è importante che i lavoratori dell'azienda siano coinvolti e motivati.
Un termine in lingua inglese che viene utilizzato per descrivere questo compito del leader è "people management", vale a dire gestione delle persone. Si potrebbe dire che non può esistere un corretto change management senza un altrettanto efficace people management.
Un buon leader dovrebbe:
Mettere il dipendente al centro.
Portare avanti una leadership inclusiva.
Coinvolgere i lavoratori nei processi di cambiamento.
Coltivare la fiducia e l'autonomia del proprio team.
Riconoscere l'impegno dei membri del team e premiarlo.
I dipendenti si dovrebbero sentire parte attiva del processo di cambiamento ed è compito di una leadership innovativa far sì che questo avvenga con la giusta condivisione e coinvolgimento. La previsione di meccanismi premiali può costituire uno stimolo, ma è bene non prendere in considerazione solo questo incentivo. Un dipendente che si sente protagonista di un cambiamento importante sarà molto più attento ed efficiente durante questo processo.
Monitoraggio e valutazione sono due passaggi essenziali durante il change management. La gestione del cambiamento è un processo graduale e dovrà dunque essere soggetto a controllo attento durante i vari step. Un monitoraggio efficace presuppone una valutazione dei dati riguardanti il processo, possibilmente anche attraverso strumenti di misurazione dei risultati. In altre parole, il monitoraggio non dovrebbe essere affidato a una valutazione approssimativa, quanto essere valutabile con strumenti dotati di oggettività.
Una volta raccolti i dati e misurati gli stessi con metriche predefinite, andranno valutati. Nel caso in cui i risultati mostrino prestazioni non soddisfacenti, sarà importante intervenire in modo tempestivo e proattivo per rimettere i dati in linea con le proprie strategie. In entrambe le fasi di monitoraggio e valutazione, sarà importante coinvolgere le parti interessate, vale a dire i lavoratori responsabili delle prestazioni oggetto di valutazione.
Il termine ADKAR è un acronimo inglese costituito dai 5 risultati che dovrebbero essere raggiunti affinché una fase di cambiamento abbia successo: Awareness, Desire, Knowledge, Ability e Reinforcement. È necessario quindi partire dalla consapevolezza (awareness) che il cambiamento è necessario e il desiderio (desire) di affrontarlo. Sarà poi importante conoscere (knowledge) come effettuare e gestire il cambiamento, avere le capacità (ability) per attuarlo e attuare tutte le misure di sostegno (reinforcement) perché esso sia duraturo.
Il modello ADKAR è stato sviluppato nel 1996 da Jeff Hiatt che lo ha illustrato poi nel libro "The Perfect Change" del 1996. Da allora, ha costituito un punto di riferimento per moltissime aziende in tutto il mondo rispetto ai passi necessari per un "change management" efficace.
Come abbiamo visto, si parla di change management per definire la gestione del cambiamento da parte di un'azienda, del suo leader e del suo team di lavoro. Se correttamente gestita, permette innanzitutto di superare le eventuali resistenze interne rispetto alle transizioni aziendali. La gestione del cambiamento permette anche di individuare precisi obiettivi che siano oggettivamente misurabili e creare strategie perché l'innovazione sia effettiva.
Un adeguato change management avrà anche l'effetto di far crescere professionalmente e umanamente il team di lavoro: affrontare e vincere le sfide costituisce sempre un processo di crescita e l'intera forza lavoro ne potrà uscire forgiata. Inoltre, molti cambiamenti aziendali mirano ad aumentare efficienza e produttività aziendale. Se il cambiamento verrà gestito in modo efficace, i benefici ricadranno sull'azienda e sulla sua competitività rispetto ai concorrenti.
Ecco alcuni numeri chiave relativi alla gestione del cambiamento
Una ricerca di KPMG del 2016 mostrava che il 79,7% delle organizzazioni dovevano rinnovare le proprie strategie aziendali ogni 2-5 anni per stare al passo con il ritmo del cambiamento.
La stessa ricerca mostrava che il 96% delle imprese stava attraversando una fase di trasformazione.
In uno studio del 2018 condotto su 554 organizzazioni, il 51% indicava la competizione nel mercato e le opportunità di crescita come il principale fattore che le ha portate all'avvio di una fase di cambiamento.
Il 41% delle aziende attribuiva la propria trasformazione all'evoluzione demografica e delle preferenze dei consumatori.
Nel 2025, tali numeri significativi sono probabilmente diventati ancora più elevati. I progressi tecnologici degli ultimi anni hanno incoraggiato gran parte delle aziende a rinnovarsi anche sotto l'aspetto dell'innovazione digitale, per cogliere tutte le opportunità fornite dalle nuove tecnologie.
Il ricorso allo smart working, spesso in un sistema misto che vede una parte del tempo dei lavoratori impiegato in ufficio e un altro nel lavoro da casa, fa sì che una leadership innovativa non possa tener conto della necessità di comunicare con il proprio team e di consentire che i dipendenti lo facciano tra di loro, anche quando una parte è in ufficio e un'altra sta lavorando in smart working.
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Provalo oraCome abbiamo visto, la gestione del cambiamento è una fase essenziale nella vita di un'azienda che per essere gestita al meglio richiede una leadership capace di affrontarla con determinazione, visione lucida delle prospettive future e comunicazione con l'intero team di lavoro.
Oltre alla volontà di porre in atto il cambiamento, va monitorato e valutato con metriche oggettive che permettano di comprendere se le attività legate al change management stiano procedendo nella giusta direzione. Anche l'innovazione tecnologica nel 2025 costituisce un importante fattore di cambiamento e, dotandosi dei giusti strumenti, può consentire una crescita della produttività e della competitività di un'azienda.