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I 7 migliori strumenti per il rilevamento di contenuti IA

Federica Cavalli
21 Maggio 2024
Ultimo aggiornamento: 15 Agosto 2024

L'intelligenza artificiale è stato il successo tecnologico per eccellenza degli ultimi anni e in particolare è stata l'IA generativa che ha preso più rapidamente piede, anche grazie al successo di ChatGpt in tutto il mondo. Dunque, è bene innanzitutto spiegare con precisione il significato del termine "intelligenza artificiale generativa". Si tratta di specifici modelli di IA capaci di creare, a partire da un input umano, contenuti che possono essere costituiti, ad esempio, da testi, immagini o video.

Come viene usata l'intelligenza artificiale nel marketing?

ChatGpt è stato l'apripista in termini di uso dell'IA generativa per la creazione di contenuti di testo. Sono poi seguiti molti altri programmi di intelligenza artificiale simili ed altri dedicati alla creazione di immagini, suoni o video. Oggi l'intelligenza artificiale viene usata comunemente nel mondo del marketing per la creazione di contenuti. Anche se, come spiegheremo in questo articolo, è bene non copiare pedissequamente i testi generati dall'IA, possono comunque costituire un ottimo ausilio.

Basti pensare al caso di Bitrix24, software all-in-one che fornisce alle aziende un CRM per la gestione contatti clienti, strumenti di marketing, tool per la gestione dei progetti in unico software integrato. L'ultima novità è proprio legata all'IA: si tratta di CoPilot, un assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale che assiste gli utenti durante tutta la loro esperienza di lavoro con il software.

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Che cos'è un rilevatore di contenuti IA?

Il ricorso massivo a contenuti generati dall'intelligenza artificiale ha finito anche con creare degli abusi, come siti web contenenti articoli quasi interamente creati con l'intelligenza artificiale. Ma anche al di là dei casi limite, quando ci si affida a collaboratori o a copywriter esterni per la scrittura di un articolo nel proprio blog o portale internet, ormai è importante controllare che i contenuti non siano stati semplicemente copia-incollati da ChatGpt o da altre app simili.

Peraltro, a marzo Google ha comunicato che col suo ultimo aggiornamento ha cominciato a penalizzare gli abusi di contenuti generati dall'intelligenza artificiale. Questo non significa che essi siano del tutto vietati, ma che se usati con lo scopo di generare traffico "facile" o di sfruttarli con finalità di indicizzazione, i siti che li ospitano verranno penalizzati. A ciò va anche aggiunto che se si paga qualcuno per scrivere contenuti ci si aspetta che sia lui a farlo, senza scorciatoie.

La funzione di un software di rilevamento dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale è dunque quella di individuare se un testo è presumibilmente scritto dall'intelligenza artificiale piuttosto che da un essere umano. Pur non potendo considerare i risultati certi al 100% (sono documentati molti casi di "falsi positivi") si tratta comunque di uno strumento utile per sapere se un testo è stato probabilmente scritto da un software di Intelligenza Artificiale.

Cos'è il rilevamento del plagio? E i contenuti IA sono considerati plagio?

Il concetto di plagio non è di per sé coincidente con quello di testo generato da IA. Anche in questo caso, tramite analisi del testo, si ottiene un report, ma esso riguarda il fatto che il testo sia stato copiato da altre fonti. Il plagio di un testo può essere totale (un intero testo o parte significativa di testo viene copiato da un altro) ma in alcuni casi ci si può trovare di fronte anche a quello che viene definito "plagio a mosaico". In questo caso in un testo vengono combinati contenuti "rubati" da differenti fonti.

I contenuti generati dall'intelligenza artificiale non sono considerabili automaticamente plagio. Come è noto, l'intelligenza artificiale viene addestrata tramite una procedura di deep learning e dunque lavora con centinaia di migliaia di testi inseriti. Certo, non si può tralasciare il fatto che, soprattutto negli Stati Uniti, molti autori abbiano intentato cause contro OpenAi (la società che cura lo sviluppo di ChatGpt) denunciano l'uso dei propri testi, ma al momento è preferibile tenere separati i due concetti, che non sono coincidenti. Esistono in ogni caso anche rilevatori di plagio e in alcuni casi lo stesso software può fare un doppio test sui contenuti.


I migliori strumenti per il rilevamento dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale

Ecco dunque alcuni strumenti, sia gratuiti che a pagamento, che puoi utilizzare per verificare se un testo è stato scritto da un essere umano o creato dall'intelligenza artificiale

1. Copyleaks, rilevatore di testo generato da IA e di plagio

Copyleaks è una piattaforma che, dopo aver effettuato l'iscrizione, consente di verificare se ci si trova davanti a contenuti generati dall'intelligenza artificiale. Copyleaks non prevede un piano gratuito ed è dunque necessario sottoscrivere, secondo le proprie esigenze, uno dei piani a pagamento disponibili. Il software permette anche di fare un controllo sul plagio, segnalando anche se si tratti di un plagio completo o se ci si trovi di fronte a testi parzialmente copiati o a testi diversi ma che con perifrasi esprimono gli identici concetti di un altro.

Con Copyleaks è possibile anche fruire di strumenti avanzati come controlli contemporanei multilingue. Il software ha anche la caratteristica, nel caso di controllo sul plagio, di mostrare esattamente quali sono i testi copiati e in quali parti.

2. Compilatio: come funziona l'AI Content Detector?

Anche Compilatio, come Copyleaks, mette a disposizione dell'utente sia un rilevatore di plagio e di verifica autenticità dei testi che uno che individua se i testi sono scritti da un'intelligenza artificiale o da un essere umano. Per quanto riguarda lo strumento denominato AI content detector, Compilatio fornisce informazioni sia sulla percentuale di testo generata da intelligenza artificiale che sugli specifici passaggi a cui la verifica si riferisce. Sarà dunque di semplice lettura individuare quali siano i passaggi "incriminati".

Va sottolineato come anche sia presente una versione del software denominata Compilatio Studium che può essere utilizzata dagli studenti per il controllo della qualità dei propri testi. Oltre a una versione limitata a pagamento, sono previsti piani mensili o annuali il cui costo varia a seconda del numero di pagine esaminate.

3. Undetectable, come funziona questo strumento

Un altro software molto utilizzato per il rilevamento dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale è Undetectable. Si tratta di un tool progettato per individuare la percentuale di probabilità che un testo sia stato scritto da un'app basata sull'intelligenza artificiale. Più alta è la probabilità rilevata, più secondo il software è verosimile che il testo non sia stato scritto da un essere umano.

Nella sua versione a pagamento, Undetectable ha una funzione aggiuntiva molto utile, che consente di "umanizzare" il testo generato da Intelligenza Artificiale. Utilizzandolo, si potrà dunque convertire il testo generato da IA in un altro più simile a quelli scritti da un essere umano. Inutile dire che chi vuole un testo realmente scritto da un uomo dovrà in ogni caso assumere uno scrittore.


4. ZeroGpt, quali sono le sue funzionalità

ZeroGpt è in assoluto uno degli strumenti più usati per il rilevamento dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale. La sua popolarità è dovuta in gran parte al fatto di disporre di un'ottima versione gratuita di base che permette di controllare testi fino a 15.000 caratteri. Qualora questo limite non fosse sufficiente, per chi non volesse passare a un piano premium è comunque possibile dividere il testo in più parti che non superino il limite previsto. In alternativa, sono previsti piani mensili o annuali con caratteristiche più avanzate a prezzi abbordabili. A differenza di altri software è solo un AI detector e non effettua controlli antiplagio.

5. Originality.AI

Anche Originality.AI, come altri tool segnalati in questo articolo, abbina un rilevatore di plagio alla possibilità di controllare se un testo è generato da IA. Per quanto riguarda la seconda funzione, che è quella che più ci interessa in questo articolo, è interessante sapere che Originality.AI utilizza il machine learning per addestrare il proprio modello di riconoscimento tramite l'inserimento di migliaia di testi generati da intelligenza artificiale. In questo modo il tool impara a distinguere i documenti generati da IA da quelli scritti da esseri umani.

6. Winston AI

Winston AI è un rilevatore di contenuti generati dall'intelligenza artificiale basato su cloud e su un sistema di approfondimento automatico. Si tratta di uno dei software più utilizzati dalle aziende per la capacità di restituire risultati attendibili. Non va infatti sottovalutato il fatto che se si sta controllando il lavoro di un proprio dipendente, è particolarmente importante non accusarlo ingiustamente di un comportamento scorretto e soluzioni gratuite come ZeroGpt potrebbero restituire risultati non sempre accurati.

Winston AI consente non solo di incollare il testo per il controllo, ma alternativamente anche di inserire direttamente file in formati di scrittura come .doc o .pdf. La compagnia che lo produce afferma che il suo software ha una percentuale di successo del 99,6%. Questo significa che i falsi positivi sarebbero solo lo 0,04% dei dati complessivi. È comunque giusto sottolineare come rispetto a questo dato non siano al momento disponibili verifiche indipendenti.

7. Content at Scale

Content at Scale è un rilevatore di testo IA e come alcuni degli strumenti precedentemente segnalati utilizza il machine learning per rilevare contenuti generati dall'intelligenza artificiale. Prevede una versione gratuita che permette di analizzare testi fino a 2500 caratteri e superati questi si deve passare a un piano a pagamento. Presenta all'utente i risultati in modo molto semplice, intuitivo e ha anche la possibilità di riscrivere i testi in modo che vengano percepiti come scritti da un essere umano. Va in ogni caso sottolineato come un testo riscritto da Content at Scale potrebbe non superare il controllo da parte di altri tool.

Ci sono penalizzazioni dei motori di ricerca per il rilevamento dell'intelligenza artificiale su un sito web?

Come anticipato, Google ha annunciato che alcune delle misure implementate nei propri algoritmi nell'ultimo aggiornamento prevedono la penalizzazione di siti che facciano ricorso a piattaforme di intelligenza artificiale per posizionarsi in modo scorretto nel motore o con finalità di clickbaiting.

Non ci si trova dunque di fronte, al momento, a una penalizzazione assoluta dei testi generati con l'ausilio di intelligenza artificiale, quanto piuttosto a un tentativo del motore di ricerca di limitare pratiche scorrette poste in essere tramite intelligenza artificiale. Va in ogni caso considerato come Google preferisca contenuti originali, creativi e come dunque la scrittura umana possa garantire a oggi i migliori risultati in questo senso.


Google è in grado di rilevare un contenuto generato dall'intelligenza artificiale?

Quando ci si pone una domanda di questo tipo va sempre tenuto conto del fatto che gli algoritmi di Google non sono Open Source, non sono dunque accessibili a esterni e ci si deve basare su quanto Google intende far trapelare.

Si può dedurre dalle affermazioni dell'azienda riportate nel precedente paragrafo, che Google disponga al momento di qualche strumento per identificare testi prodotti dalle IA generative basate su large language model. Ma oltre a non averne la conferma, è bene ribadire come Google abbia dichiarato che non intende penalizzare i testi generati da IA di per sé, ma solo in determinate circostanze.

I rilevatori di contenuti IA possono essere utili per il Content marketing?

Quando si opera nel campo del content marketing e ci si affida a scrittori esterni per la scrittura dei contenuti, i rilevatori di contenuti IA possono essere utili per controllare il loro lavoro. Inoltre, i software che hanno anche funzioni di controllo sul plagio, sono particolarmente utili perché contenuti non originali possono causare una peggiore indicizzazione nei motori di ricerca.

Per chi si occupa di marketing, in ogni caso, accanto a questi strumenti è particolarmente utile l'utilizzo di un software come Bitrix24, che dispone di strumenti e applicazioni integrati per la gestione contatti, il servizio clienti, la collaborazione e comunicazione interna al team, la produttività. Si tratta di una soluzione all-in-one che non richiede l'acquisto di software aggiuntivi, consentendo sia risparmi sui costi che un lavoro più comodo e organizzato, non essendo necessario passare continuamente da un'applicazione all'altra.

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Conclusioni sui rilevatori di IA

Come abbiamo visto, sono disponibili molti strumenti per il rilevamento di contenuti IA gratis o a pagamento. Alcuni di essi consentono anche di effettuare un controllo antiplagio e le due funzionalità, combinate tra di loro, possono consentire un buon controllo sull'originalità dei contenuti del proprio brand. Vale la pena sottolineare come alcuni strumenti gratuiti abbiano maggiori margini di errore rispetto a risorse a pagamento e come non ci si debba in ogni caso affidare a loro in modo cieco, visto che i falsi positivi sono sempre possibili.

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