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Come usare ChatGPT per la tua azienda in modo efficace e senza rischi

Federica Cavalli
11 Giugno 2024
Ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2024

ChatGPT ha cambiato negli ultimi anni in modo radicale l'approccio alla comunicazione di molti privati e anche di tante aziende in tutto il mondo. Anche se rapidamente sono nate molte applicazioni simili, si deve dare atto a ChatGPT di aver mostrato a tutti i progressi fatti dall'intelligenza artificiale, in particolare quella generativa e le sue possibili applicazioni come assistente virtuale, strumento per il servizio clienti, assistente per il marketing aziendale, strumento didattico e molto altro ancora.

Intelligenza artificiale, che cos'è esattamente?

Il termine “intelligenza artificiale” è stato usato per la prima volta quasi 70 anni fa, nel 1956, da John McCarthy, che utilizzò il termine nel titolo di una conferenza da lui organizzata: "Dartmouth Summer Research Project on Artificial Intelligence". Era già da qualche anno però che si iniziava a riflettere e indagare sul tema.

Nel 1950 Alan Turing pubblicò sulla nota rivista scientifica Mind quello che aveva chiamato Imitation Game e che divenne successivamente noto come test di Turing. Scopo del test era (ed è) rispondere al quesito: può una macchina pensare come un uomo?

Risale allo scorso febbraio la notizia che ChatGPT avrebbe superato il test di Turing: pur con alcune limitazioni in particolare rispetto all'affabilità (vale a dire la capacità di sembrare abbastanza amichevole a chi interagisce con essa) si è trattato indubbiamente di un momento storico.

Tra il 1950 e il febbraio 2024 sono passati 74 anni di studi e di ricerche, di entusiasmo ma anche di disillusione, nel periodo che gli storici hanno denominato AI Winter, inverno dell'intelligenza artificiale, un paio di decenni (gli anni '70 e '80) in cui si erano molto raffreddate le speranze di arrivare a un livello come quello raggiunto oggi.

I migliori software aziendali al momento utilizzano l'intelligenza artificiale per varie funzionalità. Particolarmente avanzato in questo senso l'uso che ne fa il software omnicomprensivo Bitrix24. Oltre a integrare in tutte le sue aree l'assistente virtuale CoPilot, basato sull'IA, utilizza l'intelligenza artificiale per molte delle sue funzioni: tra queste il CRM integrato, gli strumenti per l'automazione delle campagne di marketing e quelli per la comunicazione interna al team.

Integra l'intelligenza artificiale nei processi aziendali in modo efficace.

Bitrix24, software all-in-one, oltre a integrare in tutte le sue aree un assistente virtuale basato sull'IA, utilizza l'intelligenza artificiale per molte delle sue funzioni: tra queste il CRM, gli strumenti per l'automazione delle campagne di marketing e quelli per la comunicazione interna al team.

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Cos'è ChatGPT?

ChatGPT sta esattamente per Chat Generative Pretrained Transformer. Fa parte delle app di intelligenza artificiale detta generativa, vale a dire quella in grado di produrre contenuti come testi, immagini, audio e video. ChatGPT è nata nello specifico come chatbot con il compito di generare contenuti di testo che potessero essere d'ausilio all'uomo a partire da un determinato input, richiesta o domanda specifica.

Lanciata al pubblico il 30 novembre 2022, ChatGPT ha fatto conoscere l'intelligenza artificiale e le sue potenzialità anche al grande pubblico. In Italia è stata bloccata per meno di un mese nel 2023 dal Garante della Privacy e poi "sbloccata" dopo che la società produttrice OpenAI ha implementato le impostazioni richieste dall'autorità italiana, a partire dalla fase di registrazione dell'utente.

Come funziona l'ultima versione GPT-4o

Dopo il lancio l'anno scorso di ChatGPT 4, a maggio 2024 è stata annunciata da OpenAI una nuova versione denominata GPT-4o. Rispetto alla penultima versione, essa sarà molto più veloce ma anche multimodale. Questo significa che potrà analizzare anche contemporaneamente testi, immagini, audio e video. ChatGPT tenderà quindi ad allontanarsi sempre di più dal modello generativo di "solo testo" con il quale è nata.

Anche se all'inizio ChatGPT è stata principalmente utilizzata da privati, magari per mera curiosità, si è presto compreso che poteva essere utile anche per il proprio lavoro quotidiano. Attraverso un meccanismo di machine learning (e nello specifico una sua sottocategoria denominata deep learning) il modello di base (o foundation model) su cui si basa ChatGPT fornisce all'applicazione la possibilità di utilizzare un linguaggio naturale (attraverso il natural language processing) ed elaborare risposte e contenuti avanzati grazie a un addestramento realizzato con milioni di dati.

ChatGPT azienda: cos'è OpenAI e quali sono i suoi nuovi progetti

OpenAI è l'azienda che ha creato ChatGPT. È stata fondata tra gli altri anche da Elon Musk, che ha successivamente abbandonato la società. È tuttora una società No Profit, ma ha creato una controllata, OpenAI LP, che invece ha finalità di lucro.

Anche se OpenAI è nota soprattutto per aver creato ChatGPT e il suo modello base GPT (attualmente alla versione GPT-4), ha sviluppato anche altri progetti nel campo dell'intelligenza artificiale. Tra questi si possono citare Dall-E, intelligenza artificiale generativa capace di creare immagini, Robotica, che si occupa dello sviluppo di robot intelligenti, algoritmi di apprendimento rinforzato e sistemi di sicurezza per le applicazioni basate sull'intelligenza artificiale


Come utilizzare ChatGPT in azienda?

Chat GPT è un'applicazione molto versatile e disponibile anche in italiano, che è suscettibile di avere molte applicazioni possibili in ambito aziendale. La sua capacità di generare contenuti con linguaggio naturale la rende adatta ad esempio a un campo come quello del marketing. L'intelligenza artificiale può essere d'ausilio alla creazione di campagne pubblicitarie e contenuti social.

In ogni caso, va considerato che, pur avendo ChatGPT e, in generale, l'intelligenza artificiale generativa fatto grandi passi avanti in termini di simulazione del linguaggio naturale umano, sarebbe preferibile affiancarle un supervisore umano, che possa controllare i contenuti e dove è necessario anche rivedere il testo per renderlo più naturale.

Allo stesso modo e con le stesse avvertenze, ChatGPT può essere utilizzata come ausilio per la scrittura di articoli sul web aziendale. Va ricordato che con l'ultimo aggiornamento di marzo 2024, Google pur non avendo vietato l'uso di intelligenza artificiale ha deciso di penalizzare le pagine che utilizzano tecniche volte a manipolare i risultati di ricerca, ad esempio con l'immissione massiva di contenuti. L'intelligenza artificiale va quindi utilizzata semmai come aiuto per produrre contenuti di qualità e non come strumento per inondare il web di post.

Anche l'invio di messaggi di posta elettronica e di newsletter ai propri clienti può essere automatizzato e meglio indirizzato specificamente grazie all'intelligenza artificiale. Il chatbot può essere anche utilizzato per l'assistenza clienti. Va precisato, in ogni caso, come ChatGPT sia solo la più nota e non l'unica applicazione di intelligenza artificiale utilizzabile in questo senso e che sono presenti sul mercato molti programmi di IA riservati alle aziende.

Come integrare ChatGPT nei flussi di lavoro aziendali

Se si vuole utilizzare ChatGPT nella propria compagnia, è bene evitare un uso estemporaneo, quanto piuttosto organizzare in modo professionale il suo uso in azienda. Ciò dovrebbe comportare innanzitutto una definizione dei campi in cui ChatGPT può essere utile, e come.

Inoltre, laddove possibile sarebbe bene integrare ChatGPT con software già esistenti, ed è bene definire chi nel team di lavoro possa usarla e per quali compiti specifici. Va anche valutato se ChatGPT sia la soluzione più utile per le necessità aziendali o siano invece preferibili altri software.

I risultati ottenuti con ChatGPT Enterprise andrebbero comunque sempre monitorati dai responsabili aziendali e da quelli dei progetti per valutarne i risultati e operare una mitigazione del rischio.

ChatGPT per il business, le novità: Enterprise e le differenze con ChatGPT plus

ChatGPT ha recentemente inserito tra i suoi piani di abbonamento Enterprise, specificamente pensato per le imprese. Esso presenta una versione che, pur basandosi su quella standard e sullo stesso linguaggio di programmazione, presenta alcune finalità migliorate per quelle che sono le esigenze aziendali.

Essa presenta, inoltre, la modalità GPT-4 Turbo, che rende più potente il modello linguistico di ChatGPT fornendo risposte più veloci agli utenti. Le risposte sono anche più lunghe e adatte a una conversazione professionale, fornendo così risultati più esaurienti rispetto alla versione base.

Tra le funzionalità avanzate di ChatGPT Enterprise, c'è anche la capacità di analizzare i dati inseriti e utilizzarli in modo efficiente per il proprio apprendimento automatico. Questo in termini più espliciti comporta che può adattare il modello ai dati specifici di un'azienda, restituendo risultati più specifici e coerenti rispetto alle necessità dell'impresa.

Inoltre, Enterprise si differenzia anche rispetto all'altra versione a pagamento ChatGPT Plus, poiché possiede anche una console di amministrazione per gestire gli accessi dei membri del team di lavoro e strumenti di controllo e di tracciamento dell'utilizzo da parte dei dipendenti. In altre parole, ChatGPT cerca di proporsi anche come strumento aziendale, pur non essendo nato con questa specifica funzionalità.


ChatGPT in azienda, quali sono i rischi da evitare?

Un'analisi onesta sul possibile uso di ChatGPT in azienda non può prescindere da alcune considerazioni sui possibili rischi annessi al suo uso. I più importanti senza dubbio sono quelli legati alla sicurezza. ChatGPT, se utilizzata in modo professionale, viene a contatto con una grande quantità di dati aziendali, anche sensibili, compresi in qualche caso quelli finanziari. Quali sono le garanzie che essi siano al sicuro e che non possano entrare in mano a malintenzionati?

Va peraltro ricordato come i dati immessi in ChatGPT facciano parte del suo processo di addestramento e apprendimento automatico e questo aumenta i rischi relativi alla protezione dei dati aziendali, ai quali vanno aggiunti più in generale quelli per la privacy dei lavoratori.

Esiste anche un problema aggiuntivo e non trascurabile che è quello riguardante la privacy degli utenti. In questo senso, in attesa di normative specifiche più precise che non tarderanno ad arrivare, anche in questo caso si è sottoposti al GDPR, il regolamento UE sulla protezione dei dati e non ci si può in alcun modo accostare a ChatGPT senza considerare, anche dal punto di vista legale, tale aspetto.

ChatGPT in Italia: diffusione attuale, concorrenti e linee guida dall'Europa

Dopo il breve stop del 2023 a seguito di un intervento del Garante per la Privacy, ChatGPT è stato riaperto in Italia e continua la sua crescita in termini di diffusione nel Bel Paese. Gli ultimi mesi del 2024 hanno visto anche il lancio definitivo da parte di Google di un suo importante rivale, Gemini, che precedentemente era stato presentato agli utenti con una versione beta denominata Bard.

Il Regolamento Europeo Artificial Intelligence ACT è stato finalmente approvato

Negli ultimi mesi l'Unione Europea ha accelerato i tempi di approvazione dell'Artificial Intelligence Act, il nuovo Regolamento europeo sull'intelligenza artificiale. Lo scorso 21 maggio, con l'approvazione del Consiglio Europeo si è concluso il complesso iter legislativo. L'entrata in vigore avverrà 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.

ChatGPT, cos'è un modello di base o foundation model

La definizione di foundation model è stata elaborata nel 2021 dall’Institute for Human-Centered Artificial Intelligence (HAI) dell’Università di Stanford. Si riferisce a un modello di intelligenza artificiale che abbia queste caratteristiche:

  • grandi capacità di elaborazione

  • essere pre-addestrato con dataset di moltissimi dati

  • essere successivamente adattabile a seconda del compito che gli verrà poi attribuito.

Dunque, l'utilità dei foundation model o modelli di base è di essere utilizzati appunto come modelli per altre applicazioni di intelligenze artificiali. Per fare un esempio pratico GPT-4 è il modello di base sul quale si fonda l'attuale versione di ChatGPT, ma che può essere utilizzato anche per altre applicazioni di IA.

ChatGPT: al momento ci sono alternative migliori per la comunicazione aziendale?

Nell'ambito dell'applicazione delle intelligenze artificiali al business, è interessante esaminare la possibilità di usare ChatGPT per le comunicazioni aziendali e per la collaborazione interna al team. Anche se la versione Enterprise, come abbiamo visto, mette a disposizione alcuni strumenti per l'uso in azienda, per compiti di comunicazione e collaborativi è preferibile l'uso di software professionali specifici.

Il software aziendale all-in-one Bitrix24 possiede anche strumenti per la comunicazione e collaborazione interna al team, potenziata dall'intelligenza artificiale, consentendo sia chat di testo che videochiamate tra i membri, gestione comune di progetti e strumenti avanzati per la condivisione di file e documenti.

Integra l'intelligenza artificiale nei processi aziendali in modo efficace.

Bitrix24, software all-in-one, oltre a integrare in tutte le sue aree un assistente virtuale basato sull'IA, utilizza l'intelligenza artificiale per molte delle sue funzioni: tra queste il CRM, gli strumenti per l'automazione delle campagne di marketing e quelli per la comunicazione interna al team.

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ChatGPT, le ultime novità

Tra le questioni ancora calde che riguardano ChatGPT, emerge in particolare quella della privacy. Si è già parlato del caso italiano dello scorso anno, ma non si tratta di un episodio isolato. Recentemente, l'authority austriaca ha sollevato la problematica delle informazioni false che possono essere a volte generate da ChatGPT e dell'accesso dei cittadini alle loro informazioni detenute da ChatGPT successivamente alla loro interazione col ChatBot.

Allo sviluppatore OpenAI viene in particolare rimproverato di non essere attualmente in grado di intervenire in modo tempestivo su tali informazioni false. Il chatbot dunque, non rispetterebbe al momento il Regolamento UE sulla protezione dei dati (più comunemente noto come GDPR) che tra le altre cose richiede che le informazioni sui cittadini debbano essere accurate e che essi possano accedervi in qualsiasi momento. Ma OpenAI al momento non è in grado di dire quali informazioni dei cittadini europei esattamente memorizzi e come vengano utilizzate.

 

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