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ChatGPT4, 5 modi per utilizzarla nel mondo aziendale

Federica Cavalli
14 Marzo 2024
Ultimo aggiornamento: 24 Giugno 2024

Se pensiamo che ChatGPT è stato lanciato al pubblico meno di 2 anni fa, vale a dire nel novembre del 2022, è davvero impressionante quanto tale applicazione abbia già inciso nell'immaginario popolare e anche sul versante economico.

In effetti, il boom delle aziende legate all'intelligenza artificiale nel 2023 è legato anche al fatto che tale applicazione abbia reso visibili a tutti i progressi compiuti dall'intelligenza artificiale e le sue potenzialità future.

Se ChatGPT deve il suo primo successo al pubblico generalista di Internet che ha iniziato a utilizzarlo per porre domande o chiedere la risoluzione dei problemi, è stato ben presto utilizzato anche in ambito aziendale come ausilio per una serie di attività dei lavoratori e delle imprese.

Cos'è ChatGPT?

ChatGPT, in termini semplici, è un chatbot sviluppato dall'azienda statunitense OpenAI e che si basa su un modello di linguaggio di grandi dimensioni, addestrato con una grande quantità di dati immessi nel software. ChatGPT utilizza la tecnologia denominata deep learning, che consente l'addestramento di una macchina tramite l'immissione di dataset che vengono controllati da reti neurali.

Le reti neurali sono composte da nodi interconnessi tra loro, che simulano il cervello umano e apprendono analizzando grandi quantità di dati. La macchina dunque non viene programmata in modo predefinito da un programmatore, ma riesce ad apprendere grazie ai dati che vengono immessi per il suo apprendimento automatico.

Tale tecnologia ha permesso a ChatGPT di essere molto più utile all'uomo rispetto a quanto lo fossero i chatbot precedenti, incontrando sin da subito l'entusiasmo degli utenti che la utilizzavano.

Come è nata l'applicazione ChatGPT?

ChatGPT è nata nell'ambito di un progetto sviluppato dall'azienda OpenAI. Il progetto iniziale si chiamava Generative Pre-trained Transformer 3 (GPT-3) e si proponeva l'obiettivo di sviluppare un software basato su un modello di linguaggio di grandi dimensioni che potesse essere il più possibile naturale e coerente, per generare testi realistici e informativi per gli utenti.

Il chatbot ChatGPT è stato dunque inizialmente basato sul modello linguistico GPT 3, che ha successivamente ricevuto aggiornamenti con i modelli GPT 3.5 e GPT 4. Sin dall'inizio sono state previste due versioni: una gratuita disponibile con una semplice registrazione e una a pagamento con caratteristiche più avanzate.

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ChatGPT: differenza tra versioni gratis e plus

Al momento, la differenza più significativa tra la versione gratis e quella plus di ChatGPT è legata al fatto che la prima è basata su GPT 3.5 e la seconda su GPT 4, un modello più avanzato. Tale differenza comporta innanzitutto la conseguenza che gli utenti plus abbiano a disposizione la versione più "evoluta", in grado di generare meno errori e testi più completi. Inoltre, i dati della versione gratuita sono aggiornati al gennaio 2022.

Le differenze non si fermano però qui, infatti, GPT4 ha introdotto novità come la possibilità di analizzare video e immagini. In aggiunta a tali caratteristiche intrinseche ai due differenti modelli utilizzati, gli utenti plus hanno la possibilità di generare testi più lunghi e più avanzati, comprese sceneggiature e musica.


Come usare ChatGPT in azienda

Come si è accennato, fin da subito gli utenti hanno iniziato a usare spontaneamente ChatGPT non solo per finalità private, ma anche come ausilio per le attività sul luogo di lavoro. Successivamente, anche molti dirigenti aziendali hanno intuito le potenzialità di questo strumento e hanno iniziato a utilizzare ChatGPT in modo organico nelle proprie imprese. Ecco alcuni modi in cui ChatGPT può essere utile nelle aziende.

1. Usare ChatGPT per la generazione di contenuti

Quello della generazione di contenuti è probabilmente l'ambito in cui ChatGPT mostra al massimo le proprie capacità, essendo questo il ruolo per cui è stato inizialmente sviluppato. In ambito aziendale, può ricevere varie applicazioni in questo senso, come:

  • Creare articoli per il proprio blog aziendale

  • Scrivere descrizioni di servizi e prodotti

  • Produrre post e campagne promozionali sui social media

  • Aiutare nelle campagne di email marketing.

ChatGPT è attualmente in grado di creare contenuti informativi per il proprio sito aziendale e può quindi essere un ottimo ausilio. In ogni caso è sconsigliabile usarla in modo esclusivo a questo scopo, poiché i motori di ricerca potrebbero penalizzare siti con contenuti interamente generati da IA.

Può costituire anche un ottimo aiuto per la descrizione di beni e servizi offerti dall'azienda e per creare post o campagne in social come Facebook o Instagram, oltre a essere un ausilio nelle proprie campagne di e-mail marketing.

2. Formazione e sviluppo dei dipendenti

Un'altra cosa che si può fare in azienda con ChatGPT è creare percorsi di formazione personalizzati per i propri dipendenti. ChatGPT può in questo caso anche costituire un tutor virtuale durante la formazione e fornire feedback in tempo reale ai dipendenti durante il loro percorso aziendale.

Se si usa l'applicazione con questa funzionalità, è consigliabile adottare ChatGpt enterprise, la versione a pagamento di ChatGPT pensata proprio per l'uso aziendale.

Uno dei vantaggi della versione enterprise di ChatGPT è la personalizzazione del modello di linguaggio, che può essere adattato a esigenze e terminologie della propria azienda e del settore in cui opera. Inoltre, permette la gestione degli accessi degli utenti e consente di generare un testo più lungo rispetto alla versione gratuita.


3. Ricerca e sviluppo

Anche nei settori della ricerca e dello sviluppo aziendale è possibile utilizzare ChatGPT ricavandone benefici. Tramite ChatGPT è possibile accedere a un'enorme mole di informazioni che possono essere utili per il lavoro aziendale, compresi articoli scientifici, trend e statistiche.

Inoltre, ChatGPT può essere utile anche per lo sviluppo di prototipi per nuovi prodotti, servizi e aiutarti a testarli. Per le aziende che si occupano di sviluppo software, è interessante sapere che ChatGPT ha anche la potenzialità per creare codici e per aiutare i programmatori a provarli.

4. Generare nuove idee

Tra le potenzialità di ChatGPT, vi è anche quella di generare nuove idee a livello aziendale. In questo caso, è importante fornire a ChatGPT informazioni specifiche riguardo all'ambito in cui si cercano nuovi spunti e qualsiasi input possa essere utile ad avere risposte più appropriate. Più le informazioni immesse saranno specifiche e più le risposte saranno pertinenti.

Se si vuole utilizzare l'intelligenza artificiale per generare nuove idee, può essere indicato anche l'uso di applicazioni specifiche come CoPilot, integrato nella suite dedicata alle imprese Bitrix24 e pensato per essere un ausilio anche per questo compito. Infatti, aprendo la chat di CoPilot è possibile ricevere nuove idee e suggerimenti in pochi secondi. Se vuoi provarlo gratuitamente, clicca qui.

5. Usare Chat gpt per l'assistenza clienti

È possibile utilizzare ChatGPT anche per l'assistenza clienti, in particolare utilizzando la versione enterprise già citata. Tale versione permette infatti di personalizzare il modello, anche aggiungendo informazioni specifiche su prodotti e servizi aziendali. In questo modo, ChatGPT può svolgere una funzione di servizio clienti, rispondendo alle domande degli utenti, in particolare a quelle frequenti.

Nell'usare ChatGPT con questo scopo, non va in ogni caso mai dimenticata la necessità di una supervisione umana. Nelle attività di assistenza clienti, infatti, l'intelligenza artificiale andrebbe intesa come un ausilio, che non può prescindere dall'intervento umano quando necessario.

Lasciare i propri rapporti con la clientela totalmente in balia di un sistema automatizzato, per quanto "intelligente", non costituisce una buona pratica. Ci sono peraltro fasi dell'assistenza ai clienti nelle quali i consumatori sentono la necessità di avere un interlocutore umano e tale dettaglio non va trascurato.

ChatGPT in azienda, quali sono i possibili rischi?

Finora abbiamo parlato dei possibili vantaggi legati all'utilizzo in azienda di ChatGPT, ma è giusto anche soffermarsi sui rischi. Uno di essi è in particolare legato alla privacy. Va considerato che tutti i dati immessi dagli utenti sono anch'essi parte dell'addestramento di ChatGPT, entrando a far parte del suo gigantesco dataset e sarebbe dunque opportuno sensibilizzare i dipendenti aziendali sull'inopportunità di inserire in ChatGPT dati riservati dell'impresa.

Proprio per l'inserimento - seppur in buona fede - di dati riservati da parte dei suoi dipendenti, Samsung ha inibito temporaneamente l'uso di ChatGPT in ambito aziendale.

Anche quando si usa ChatGPT per la creazione di contenuti, andrebbe considerato il rischio che un uso eccessivo possa danneggiare l'originalità e la creatività della comunicazione aziendale. Se è vero che l'intelligenza artificiale può costituire un ausilio per la creazione di contenuti, va sempre considerato che è l'apporto umano a garantire la necessaria originalità degli stessi.

Inoltre, utilizzando ChatGPT con finalità di ricerca, è bene considerare che talvolta questa applicazione può fornire informazioni sbagliate. Nel caso di dati importanti per la propria comunicazione aziendale, è sempre importante dunque fare un secondo controllo suscettibile di confermare le informazioni.


OpenAI, chi è il creatore di ChatGPT

Il binomio OpenAI Chatgpt è conosciuto a molti, ma non tutti sanno di più rispetto a questa azienda. Si tratta di una delle imprese leader nel settore dell'intelligenza artificiale, ma ChatGPT non costituisce il suo ambito esclusivo di operatività. Tra i suoi progetti va innanzitutto citato Dactyl, un robot sviluppato dall'azienda americana in grado di manipolare gli oggetti e che ha avuto particolare successo per le sue capacità in questo ambito che hanno migliorato tecnologie precedenti.

Non si può inoltre non menzionare Universe, una piattaforma open source per la simulazione di ambienti reali. In tali ambienti è possibile, tra le altre cose, testare algoritmi finanziari, di apprendimento automatico e altri di controllo dei robot.

Quanto si usa ChatGPT in Italia?

Sin dal suo lancio nel novembre 2022, ChatGPT ha riscosso un ottimo successo in Italia. Già da un'indagine condotta nel 2023, risultava infatti che il 48% degli italiani l'avessero usata almeno una volta. La percentuale, comprensibilmente, si alzava con la diminuzione dell'età e raggiungeva il 64% nei giovanissimi.

Sempre dalla stessa indagine, realizzata dall'istituto di ricerca Dynata, si potevano desumere alcune critiche degli utenti italiani al noto chatbot. Infatti, il 50% degli intervistati chiedeva una maggiore precisione e il 34% esprimeva il timore di ricevere risposte non accurate.

Un dato interessante emerso dall'inchiesta era però legato anche al fatto che il 47% dei partecipanti al sondaggio dichiarassero di dialogare con le aziende tramite chatbot, dato ancora superato dalle e-mail (73%) e dai call center (59%). A molti mesi di distanza da quel sondaggio, è facile immaginare che i dati di utilizzo siano ulteriormente aumentati, nonostante il breve stop della disponibilità in Italia di ChatGPT lo scorso anno.

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Perché ChatGPT era stato bloccato in Italia

Nel corso del 2023, ChatGPT è stato inibito agli utenti italiani per poco meno di un mese (dal 30 marzo al 28 aprile) a causa di una decisione del Garante della Privacy. Il Garante della Privacy lamentava alcune violazioni delle normative italiane ed europee come la raccolta illecita di dati personali e l'assenza di sistemi per la verifica dell'età.

Il Garante faceva presente come non sussistesse una base giuridica che giustificasse la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali (quelli utilizzati per addestrare il modello di intelligenza artificiale) e anche il fatto che i dati forniti risultassero a volte inesatti.

Inoltre, pur essendo l'applicazione vietata ai minori di 13 anni, non era presente un sistema per la verifica di questo dato. OpenAI è intervenuto rispetto a queste osservazioni, implementando tra le altre cose la possibilità per gli utenti di non autorizzare l'utilizzo dei dati immessi nella conversazione col chatbot per l'addestramento dello stesso.

Artificial Intelligence Act, come influirà il nuovo Regolamento Europeo sulle IA generative

Dopo vari passaggi nelle varie Istituzioni europee, l'Artificial Intelligence Act, vale a dire il nuovo regolamento europeo, ha ricevuto l'approvazione definitiva del Consiglio dell'Unione Europea, ora si attende il secondo e ultimo passaggio in Parlamento Europeo, per l'approvazione definitiva che dovrebbe avvenire verosimilmente tra aprile e maggio del 2024.

L'AI Act interesserà anche modelli di IA generative come GPT 4, prescrivendo in particolare agli sviluppatori una serie di prescrizioni. Tra queste, sono previsti obblighi di trasparenza e responsabilità che imporranno da una parte di rendere conoscibile le modalità di funzionamento e addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, dall'altra di informare gli utenti su possibili errori e bias del sistema.

Le aziende sviluppatrici dei sistemi di intelligenza artificiale dovranno inoltre fornire una puntuale documentazione sui processi di sviluppo per consentire la supervisione delle autorità europee.

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